Pioggia di polemiche per l’ultimo film di Clint Eastwood

Commento “spietato” di Hollywood Reporter per la pellicola girata durante la pandemia.  

Cry Macho è l’ultimo film di Clint Eastwood. A novantadue anni l’attore ha deciso di dare vita all’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1975 scritto da N. Richard Nash, autore della sceneggiatura insieme a Nick Schenk. Il film diretto da Clint Eastwood, ambientato nel 1978, segue la storia di Miko (Clint Eastwood), ex campione di rodeo e addestratore di cavalli. Trovandosi in difficoltà economiche, per guadagnare soldi facili, Miko decide di accettare dal suo ex capo, l’incarico di riportare a casa in Texas, Rafa (Eduardo Minett), il giovane figlio dell’uomo, per proteggerlo dalla madre messicana schiava dell’alcol.

Sulla strada del ritorno dal Messico verso il Texas, Miko e Rafa, si conoscono meglio e diventano amici. I due si troveranno ad affrontare avventure e pericoli inaspettati e se da una parte il viaggio rappresenterà per il giovane ragazzo motivo di crescita e conoscenza, per l’anziano allevatore sarà invece un’occasione per liberarsi dai peccati commessi durante la sua esistenza. “È sull’orlo del ridicolo vedere che non una, ma due attraenti señoritas una cattiva e “loca“, l’altra quasi una santa  zompare su ossa artritiche”, ha riportato Hollywood Reporter.

LEGGI ANCHE  MONTEROTONDO – Nel mese mariano si celebra la Madonna del Diluvio delle Grazie: storia di un miracolo eretino

FGI

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.