Efficacia Pfizer

Studi di ricerca diversi danno risultati che coincidono

Cominciano a snocciolarsi i numeri reali che indicano il livello di protezione effettivo di ciascun vaccino. Secondo una ricerca che ha studiato il vaccino Pfizer contro il Covid, si è passati dall’88 per cento al 47 per cento in soli cinque mesi dal primo al secondo test. Si è partiti da un mese dopo la seconda vaccinazione a sei mesi dopo. Ma è anche vero che la sua efficacia contro i ricoveri è al 90percento per almeno sei mesi. E questo vale per tutte le varianti, anche per il Delta.

La ricerca è stata pubblicata su The Lancet il 4 ottobre. Dagli Stati Uniti e da Israele gli stessi risultati. I ricercatori non guardano alla variante Delta come grande problema per la tutela dal contagio garantita dal vaccino. Secondo gli studiosi infatti le riduzioni di efficacia sono dovute – probabilmente – al declino dell’effetto scudo. Quindi sono un effetto fisiologico del tipo di vaccino.

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Scontata la conseguenza logica: aumentare i tassi di vaccinazione, monitorare l’efficacia del vaccino, capire chi e quando c’è bisogno di effettuare i richiami. E questo vale sia a livello individuale che come classi di popolazioni.

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