Assegno unico universale, requisiti e quote

Partirà dal prossimo marzo

Assegno unico universale figli 2022: a chi spetta, requisiti, cosa prevede. Le risorse complessivamente stanziate saranno pari nel 2023 a 18,2 mld di euro. Si tratta di 6 mld in più rispetto alle misure precedenti e al netto della quota riassorbita sulla componente figli del Reddito di Cittadinanza, pari a 780 milioni di euro nel 2023. Nel 2022, invece, le risorse a disposizione saranno 12,2 mld. L’assegno “unico e universale”, che partirà dal prossimo marzo,– come riporta l’Adnkronos – assorbirà gli assegni per il nucleo familiare e gli assegni familiari; le detrazioni per figli a carico; l’assegno dei Comuni per nuclei con almeno 3 figli minori; il premio alla nascita e il Bonus bebè. Non assorbirà invece né limiterà gli importi del bonus asilo nido. A confermare i requisiti dell’assegno unico è il presidente Inps, Pasquale Tridico in una audizione alla Camera.
“Assegno unico perché finalizzato alla semplificazione e al potenziamento degli interventi a sostegno della genitorialità e natalità e universale perché garantisce una misura minima a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia”, spiega dettagliando l’intervento. Per ciascun figlio minore infatti è previsto un importo pari a 175 euro mensili per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro, mentre si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante. Per i figli maggiorenni invece, fino al 21° anno di età, è previsto un importo mensile di 85 euro per un Isee fino a 15.000 euro, progressivamente ridotto fino a 25 euro per Isee pari o superiore a 40.000 euro”. Sono previste anche delle maggiorazioni per le madri sotto i 21 anni o per figli disabili.

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