Mascherine Ffp2, corsa al ribasso

Il prezzo calmierato a settantacinque centesimi nasce da una guerra commerciale tra esercenti e farmacisti

L’accordo mercantile siglato su settantacinque centesimi per mascherina Ffp2 da acquistare in farmacia giunge in ritardo. Precedentemente le stesse mascherine erano arrivate a due euro creando la protesta di Codacons. Successivamente una corsa al ribasso che ha visto le farmacie in affanno nel poter fare il giusto prezzo. L’accordo a cui si è arrivati è stato siglato, da una parte, ministero della Salute e struttura commissariale per l’emergenza Covid e dall’altra Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite.

Ma le farmacie debbono aderire a questo protocollo d’intesa. E qui parte l’immancabile trafila burocratica solo un po’ alleggerita dalla telematica. L’adesione sarà resa disponibile alla Struttura commissariale per l’emergenza Covid 19, anche ai fini della pubblicazione sul proprio sito internet istituzionale.

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Ma il vero problema è commerciale. Non si dice nulla sul margine dei grossisti. Il sindacato dei titolari assicura che la distribuzione intermedia garantirà il margine per le farmacie al prezzo di acquisto adeguato.

Ma ogni qualvolta c’è mercato esiste anche chi fiuta in anticipo. È Coop che dal 31 dicembre ha abbassato i prezzi delle Ffp2.  “Cinquanta centesimi di euro per ciascuna mascherina Ffp2, per venire incontro al più ampio utilizzo richiesto di questa tipologia di mascherine” ha subito comunicato la sigla della grande distribuzione. “Non è la prima volta che ritocchiamo al ribasso i prezzi di fronte a una emergenza sanitaria, gli obiettivi che ci prefiggiamo sono evitare speculazioni ed offrire soluzioni a vantaggio di tutti”.

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