Terapia intensiva, il 72% sono no vax

Tra vaccinati e non, c’è una proporzione inversa a quella presente nella società

Stabile al 72% la media dei pazienti no vax ricoverati in terapia intensiva per il Covid. Lo riporta la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere. Particolarmente messi sotto la lente di ingrandimento la fenomenologia sociale dei no vax. Ebbene, la metà di questi che sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere non avevano malattie pregresse. Diversamente, l’altra parte dei pazienti in terapia intensiva, i vaccinati, il 28% del totale di questa categoria di ammalati, per oltre due terzi sono affetti da altre gravi patologie. Si riferisce a queste malattie pregresse la ridotta efficacia del vaccino. Sempre nella categoria dei vaccinati: l’85% di questi, hanno avuto due dosi di vaccino più di quattro mesi fa senza aver ricevuto al terza dose. Del tutto speciale il panorama dei giovani ricoverati. I minorenni in terapia intensiva sono sorprendentemente aumentati fino a raddoppiare, facendo registrare un’impennata dell’86%.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA – Minacce e botte alla ex, scattano il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento

La media di età dei vaccinati in terapia intensiva è di settantuno anni. I non vaccinati, invece, sessantatré.

Sorprendente anche i bambini. Il numero di ricoverati è passato da 66 a 123 ed è triplicato il numero di piccoli in terapia intensiva da 2 a 6 in una settimana.

Sempre nel pianeta terapie intensive, i ricoveri in sedici 16 regioni hanno superato la soglia critica con un tasso di occupazione pari al quindici per cento. Tra i diciotto e gli ottantatré anni le età dei pazienti che si possono trovare in questo delicato reparto.

 

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.