Quasi quasi si può parlare di un vero e proprio “alfabeto” del Covid, ovvero una serie di varianti che si sono “mosse” tra la popolazione mondiale e di cui in alcuni casi ancora non si sa moltissimo. Quali sono quelle conosciute (le informazioni arrivano dal sito del ministero della Salute)?
Alfa – identificata per la prima volta nel Regno Unito, alto livello di trasmissibilità e di infezioni, anche casi gravi.
Beta – identificata in Sud Africa, non caratterizzata sembra da un alto livello di trasmissibilità.
Gamma – originaria del Brasile, si sa addirittura meno delle altre varianti ma è noto che aumenti il rischio di reinfezione.
Delta – rilevata per la prima volta in India, include una serie di mutazioni e ha una trasmissibilità dal 40 al 60% più elevata rispetto alla variante Alfa, ed è associata ad un rischio relativamente più elevato di infezione in soggetti non vaccinati o parzialmente vaccinati.
Omicron – l’ultima arrivata, rilevata per la prima volta in Sud Africa il 24 novembre 2021. Presenta un numero elevato di mutazioni del gene S rispetto al virus originale, per cui si teme che possa portare a un cambiamento significativo delle proprietà antigeniche del virus, anche se finora non ci sono prove di modificazioni nella trasmissibilità, nella gravità dell’infezione, o nella potenziale evasione della risposta immunitari