TIVOLI – Covid e guerra in Ucraina, lo stadio resta alla “Tivoli 1919”

Olindo Galli, proroga alla società di Caucci fino ad agosto 2023. Il Comune non è riuscito a bandire la gara a causa della pandemia

Lo stadio comunale “Olindo Galli” di Tivoli sarà gestito per un altro anno dalla “ASD Tivoli Calcio 1919”.

Lo ha deciso oggi, mercoledì 13 luglio, la giunta comunale del sindaco Giuseppe Proietti con la delibera numero 160 (CLICCA E LEGGI LA DELIBERA).

Dall’atto emerge che la scelta di prorogare la concessione di un anno – ossia dal primo settembre 2022 al 31 agosto 2023 – alla società sportiva della famiglia Caucci deriva dalla crisi pandemica e da quella economica per la guerra in Ucraina.

Nella delibera si legge che le continue incertezze sulle adozioni delle misure restrittive per l’accesso agli impianti sportivi dovute all’evolversi della crisi pandemica non hanno consentito all’amministrazione comunale di programmare e predisporre gli atti di gara per il nuovo affidamento, in quanto lo stato di emergenza è stato dichiarato cessato solamente in data 31 marzo 2022.

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Provvidenziale in tal senso la nota della neo promossa in Serie D, acquisita ieri martedì 12 luglio, con la quale la società richiede un’ulteriore proroga rispetto alla concessione firmata il primo ottobre 2021 che prevedeva la gestione dell’impianto fino al 30 giugno 2022.

Nella stessa nota la “Tivoli 19191” evidenzia che la crisi pandemica ha comportato una riduzione delle iscrizioni generando uno squilibrio economico/finanziario alla società. Circostanze ulteriormente aggravate dall’obbligo del green pass rafforzato e dall’allentamento graduale delle misure restrittive che, al momento, non sono state ancora eliminate del tutto.

La società dei Caucci fa presente inoltre che il conflitto bellico in Ucraina ha causato un considerevole aumento della spesa per utenze energia e gas, con costi difficilmente sopportabili da parte della “Tivoli 1919”.

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Così l’Amministrazione Proietti ha considerato il prolungamento della concessione dello stadio “Olindo Galli” come l’unica possibilità di sostegno favorendo il rientro nell’equilibrio economico/finanziario, non essendo in grado economicamente e finanziariamente di intervenire con altre modifiche della concessione, che comportino contribuzioni dirette o indirette a favore della società calcistica.

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