GUIDONIA – Far West davanti al bar, la pista della droga: un arresto

Sparatoria a Colle Fiorito, in manette un 38enne italiano di Villalba sfiorato dalle pallottole: aveva un etto di cocaina in casa

Le indagini proseguono nel massimo riserbo, ma intanto sembrano delinearsi i contorni della sparatoria di martedì sera 30 agosto a Colle Fiorito, quartiere di Guidonia Montecelio.

La pista dello spaccio di droga pare più di un’ipotesi, a giudicare dal fatto che a poche ore dall’agguato i carabinieri della Compagnia di Tivoli e del Nucleo Investigativo di Frascati hanno arrestato un uomo trovato in possesso di un etto di cocaina.

Si tratta di Sergio F., 38enne italiano originario di Villalba di Guidonia, ufficialmente senza fissa dimora, ed è uno dei quattro clienti scampato all’agguato davanti al “Bar Green” di via delle Genziane. Stamane, venerdì 2 settembre, il Tribunale di Tivoli ha convalidato l’arresto del 38enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti rimettendolo in libertà con l’obbligo di dimora a Guidonia Montecelio, nonostante davanti ai magistrati si sia avvalso della facoltà di non rispondere.

Nell’appartamento in cui abita gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato la coca suddivisa in 9 involucri insieme a 90 grammi di mannitolo, un lassativo utilizzato dal pusher come sostanza da taglio, contanti e appunti considerati utili alle indagini.

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Indagini finalizzate ad individuare l’autore della sparatoria, che partono dalle testimonianze e dalle riprese delle telecamere degli esercizi commerciali di via delle Genziane raccolte dai militari dell’Arma.

Finora è stato accertato che verso le 19,20 un’auto si sarebbe fermata davanti al “Bar Green”, sarebbe sceso un uomo col volto travisato da una mascherina anti-Covid e una rivoltella in pugno sparando sei colpi all’impazzata verso un gruppo di 4 persone sedute sulla veranda del locale.

Due dei presunti obiettivi si sono immediatamente dileguati prima dell’intervento delle forze dell’ordine, mentre sul posto è rimasto Sergio F. e un amico. Entrambi sono stati prima accompagnati in caserma per essere ascoltati come persone informate sui fatti, dopodiché sono scattate le perquisizioni domiciliari e nell’appartamento del 38enne è stata rinvenuta la coca.

Un pesce piccolo, Sergio F., se è vero che è quasi incensurato nell’ambiente dello spaccio di droga, neppure troppo scaltro se custodiva in casa un etto di polvere bianca: in tal caso è lecito domandarsi se fosse proprio lui l’obiettivo di chi ha sparato e non invece i due amici fuggiti subito dopo l’agguato.

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Anche chi ha premuto il grilletto non pare sia stato un professionista, almeno a giudicare dal fatto che – fortunatamente – i proiettili non hanno ferito nessuno dei presenti.

A far escludere l’ipotesi della mano di un professionista ci sono anche due circostanze.

Innanzitutto l’orario: le 19,20, quando la città è ancora in fermento e la probabilità di colpire persone estranee a “giri loschi” è quasi scontata.

E il luogo: via delle Genziane, una strada intensamente trafficata a qualsiasi orario che collega viale Roma al Centro commerciale Tiburtino, dove il rischio di essere intercettati dalle forze dell’ordine è elevatissimo.

Tutte ipotesi al vaglio degli investigatori da tre giorni impegnati a risolvere il caso dell’agguato al “Bar Green”.

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