Era sbucato all’improvviso sulla strada e non era riuscito ad evitarlo. Così un automobilista aveva subito gravi danni alla vettura a seguito dell’investimento di un cane randagio.
A distanza di sei anni a pagare le conseguenze di quel sinistro stradale è la Asl Roma 5.
E’ quanto emerge dalla delibera numero 766 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - firmata oggi – venerdì 14 aprile – dal Direttore Generale della Asl di Tivoli Giorgio Giulio Santonocito.
Con l’atto l’Azienda Sanitaria Locale autorizza il pagamento di 12 mila 554 euro e 18 centesimi come stabilito dalla sentenza numero 1369/2022 del Tribunale Ordinario di Tivoli che ha condannato la Asl Roma 5 al risarcimento danni patrimoniali e non patrimoniali subiti da un utente della strada.
Il fatto risale al 22 novembre 2016. Verso le 5,20 del mattino l’uomo percorreva in auto via Gallicano Colonna, nel Comune di San Cesareo, territorio di competenza della Asl Roma 5 di Tivoli.
Nell’impatto l’uomo subì ingenti danni alla vettura per cui nel 2019 citò in giudizio l’Azienda Sanitaria Locale, forte di quanto stabilito dalla Corte di Cassazione.
Il 10 settembre 2019 con l’ordinanza numero 22522 il collegio della III sezione Civile della Suprema Corte ha stabilito che le Aziende Sanitarie Locali, assegnatarie della competenza in materia di randagismo, sono onerate al risarcimento dei danni occorsi ad un automobilista, conseguenza di un sinistro provocato dall’improvviso attraversamento della strada da parte di un animale non custodito.
Le Regioni hanno infatti affidato la competenza della vigilanza e del controllo del randagismo, con accalappiamento e trasferimento degli animali randagi nei canili pubblici, ai servizi veterinari della ASL, mentre ai Comuni è riservata la funzione di munirsi dei canili ove ricoverare i cani catturati, oltre a quella di risanare le strutture già esistenti.