GUIDONIA - Sparito un robot medico, incastrata la banda del jammer

Arrestati 4 italiani per il furto di un apparecchio da un milione e mezzo di euro

Rappresenta il massimo della tecnologia nella robotica applicata alle operazioni mediche più difficili. Insomma, una nuova frontiera per la medicina.

Un apparecchio del valore di un milione e mezzo di euro mai arrivato a destinazione.

A prelevarlo di notte e a farlo sparire sarebbero stati 4 italiani attrezzati di tutto punto. Per questo stamane, martedì 30 maggio, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a carico di 4 uomini gravemente indiziati di furto aggravato in concorso.

La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli a seguito di una certosina attività di indagine svolta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Tivoli e coordinata dalla locale Procura della Repubblica.

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L’inchiesta era stata avviata il 6 maggio 2022 a seguito del furto di un autoarticolato contenente un robot medico, che sarebbe dovuto essere consegnato ad un importante ospedale della capitale. I ladri, dopo essersi impossessati del camion, avevano trasbordato il prezioso congegno su un altro tir, abbandonando il mezzo su cui si trovava il robot nelle campagne di Roma.

Così i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno iniziato a ricostruire passo dopo passo ogni minuto del furto milionario, grazie ad una raccolta minuziosa di dati provenienti dal camion ritrovato e dalle telecamere, fino ad individuare ai volti di quattro uomini d’oro.

Durante la successiva perquisizione domiciliare disposta nei confronti dei 4 indagati gli investigatori dell’Arma hanno raccolto gli elementi d’indagine mancanti: a casa dei sospettati sono stati rinvenuti gli abiti indossati durante le fasi del furto nonché alcuni disturbatori di frequenza, i cosiddetti jammer, non commerciabili in Italia, utilizzati per inibire la trasmissione in radio frequenza del GPS del camion al momento del colpo.

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