Dal 1° settembre cambia tutto. Chi ha già perso o sta per perdere il reddito di cittadinanza potrà ricevere un sussidio solo se si iscriverà alla nuova piattaforma online per i corsi di formazione, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, gestito dall’Inps. L’entrata in vigore di tale provvedimento riguarderà i cosiddetti “occupabili”, 230mila nuclei familiari che potranno richiedere il debuttante strumento di attivazione da 350 euro al mese (al massimo) e riceverlo da quando si formerà la loro classe per un anno. Si tratta di circa 265mila persone, perché tra le 60mila e le 88mila saranno prese in carico dai servizi sociali per varie condizioni di fragilità e riceveranno di nuovo il reddito fino a dicembre.
Si potrà accedere al sussidio in quattro fasi
La prima è la richiesta all’Inps in modalità telematiche o anche tramite i patronati, che permetterà all’istituto di concedere o meno il sussidio in base ai requisiti richiesti (età tra i 18 e i 59 anni, Isee non superiore a 6mila euro e una serie di altri requisiti che saranno previsti anche per l’assegno d’inclusione).
La seconda fase prevede l’iscrizione alla piattaforma Sissl e la firma il patto di attivazione digitale solo dopo l’esito positivo della domanda, scegliendo almeno tre agenzie per il lavoro tra pubblico e privato.
Terza fase: si potrà essere convocati dai centri per l’impiego (con una comunicazione diretta tra Sissl e Cpi) e firmare il patto di servizio personalizzato per poter essere avviati al lavoro o verso un percorso di formazione professionalizzante. In entrambi i casi si ricevono i 350 euro al mese. Dopo la sottoscrizione del patto ci sarà l’iniziativa di attivazione al lavoro, di cui l’Inps acquisirà traccia attraverso il Sissl.
Infine, quarta ed ultima fase, l’accredito del sussidio e l’invio del link con le informazioni sul corso di formazione o sulle altre misure di attivazione al lavoro.