Venerdì 29 settembre organizzeranno un sit-in sotto le loro case e nel frattempo stanno valutando altre forme di protesta. Sono ormai a un passo dall’asta le 90 le case di via Salaria 142, a Monterotondo, assegnate 48 anni fa dal Campidoglio ad altrettante famiglie sloggiate da Roma per permettere la costruzione della Tangenziale Est.
Il picchetto di venerdì è stato organizzato in concomitanza con la visita dei primi acquirenti che dovrebbero arrivare scortati dalle forze dell’ordine. Il sindaco di Monterotondo, Riccardo Varone, da parte sua, ha assicurato la presenza.
Il curatore fallimentare della ditta che possedeva gli immobili deve rientrare dei debiti e vende tutto: la proposta di 37 famiglie di affittare con finalità di riscatto subito respinta. Mentre Roma Capitale che dovrebbe ricollocare le famiglie promette aiuti solo a chi è perfettamente in regola ed ha necessità, ma respinge la proposta di acquistare le case per conto degli inquilini ormai a un passo dallo sgombero. Nessuna intenzione sul fronte dell’acquisto neanche da parte del Comune di Monterotondo.
Tre case sono già state vendute il 14 giugno, altre finiranno all’asta il 10 ottobre.
Dal Campidoglio una sola rassicurazione: chi ha diritto – perché regolarmente assegnatario e in regola con i pagamenti – e ne ha necessità, avrà un altro alloggio a Roma.
La situazione resta difficile. Solo 40 famiglia avrebbero la possibilità di comprare, altre 10 hanno chiesto il trasferimento ad alloggi popolari a Roma, altre 40 rischiano di restare senza un tetto. La maggior parte degli inquilini sono anziani e non riescono ad ottenere finanziamenti per i mutui.