MENTANA – Marciapiede dissestato in via Spontini: la signora Maria Pia non può uscire di casa

“Dal comune avevano promesso interventi di manutenzione entro lo scorso Natale, ma la promessa non è stata mantenuta”

Uscire di casa per una passeggiata può diventare impossibile. È la storia della signora Maria Pia Tiberi, 88 primavere alle spalle e invalida al 100% per via di problemi alle gambe, alla schiena e di una cecità quasi totale. L’anziana signora vive al civico 46 di via Spontini, dove si stabilì all’inizio degli anni ’90. “La strada era bianca, fu asfaltata qualche tempo dopo” racconta a Tiburno.tv.

All’epoca disponevamo di un marciapiede ampio e in ottime condizioni. Lo realizzammo noi residenti, pagando di tasca nostra. Quando poi si decise di rifare la pavimentazione della via, la superficie calpestabile del marciapiede fu dimezzata. Adesso – prosegue rassegnata – è diventato impraticabile per chi, come me, ha problemi di deambulazione”.

Il segmento di marciapiede in questione, procedendo verso via Moscatelli, è quello che va dal bar tabacchi all’edicola. Ma la signora Maria Pia non è la sola persona impossibilitata ad uscire: “C’è anche un’altra signora ad avere il mio stesso problema. Abita qui, sopra a me, ed essendo costretta sulla sedia a rotelle ha grosse difficoltà ad usufruire del marciapiede. Una volta la sua carrozzella si è impuntata in una buca e la povera signora è caduta a terra”.

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L’ottantottenne ha poi fatto presente di aver inoltrato, lo scorso ottobre, una segnalazione al Comune di Mentana per sollecitare un pronto intervento. Dal comune era giunta la promessa che sarebbe provveduto alla manutenzione del marciapiede entro Natale, ma da allora nulla è cambiato.

L’anziana ha poi concluso con tono deluso: “Paghiamo le tasse ma nessuno si adopera per gli interventi necessari alla sicurezza e al benessere dei cittadini. Cosa dobbiamo fare per far valere i nostri diritti? Mi sono rivolta a voi del Tiburno con la speranza di scuotere, tramite questo appello, chi amministra il nostro territorio e spingerlo finalmente ad agire”.

(Federico Laudizi)

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