Decapita il cane e aggredisce i poliziotti, gambiano ai domiciliari

Il 40enne è stato neutralizzato col taser

Ha decapitato il cane nel giardino di casa con un coltello da cucina, poi si è avventato contro i poliziotti intervenuti.

Scene dell’orrore a Rocca Cencia, estrema periferia Est di Roma.

Lunedì mattina 29 luglio gli agenti del Distretto Casilino hanno arrestato per uccisione di animale e denunciato per lesioni e minaccia a pubblico ufficiale un cittadino del Gambia di 40 anni.

Il fatto è avvenuto in via Bottidda.

Verso le 11 un vicino, notando la scena agghiacciante, ha allertato il Numero Unico per le Emergenze 112. I poliziotti giunti sul posto hanno trovato il 40enne gambiano con il coltello sporco di sangue in mano dopo aver decapitato l’animale domestico.

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Ma alla vista dei poliziotti l’uomo, in stato di escandescenza, ha prima lanciato la carcassa del cane contro gli operanti, dopodiché ha tentato di barricarsi in casa.

Divelta la porta, il 40enne l’ha usata come arma per colpire gli agenti che sono stati costretti ad utilizzare il taser, la pistola elettrica.

Soltanto allora l’uomo è stato bloccato: il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto applicando la misura degli arresti domiciliari.

Durante l’intervento un agente è rimasto ferito: medicato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi 7 giorni.

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