POLI –  “Villa Luana”, 27 dipendenti della Casa di Cura a rischio licenziamento

La struttura accreditata col Servizio Sanitario Nazionale ha inviato le lettere. Barricate di CISL FP Roma Capitale Rieti

Lo spettro di restare disoccupati incombe su 27 lavoratori, 2 operatori sanitari e 25 amministrativi/servizi.

Accade a “Villa Luana”, la clinica privata di Poli accreditata con la Regione Lazio che eroga sia servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale ad anziani non più completamente autosufficienti sia Prestazioni di diagnostica strumentale e di riabilitazione all’interno del territorio di competenza della Asl Roma 5 di Tivoli.

Casa di cura già segnata da una crisi strutturale legata a vicende pregresse tra amministrazione straordinaria e deficit economico, nel corso degli ultimi anni finita più volte alla ribalta della cronaca per licenziamenti annunciati.

Ieri, giovedì 27 marzo, la Gestione Sanitaria Italiana Srl ha comunicato la procedura di licenziamento ai 27 lavoratori, a difesa dei quali si è schierata la CISL FP Roma Capitale Rieti, condannando fermamente l’azione e ribadendo la propria opposizione a qualsiasi taglio occupazionale.

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“La struttura, accreditata al SSN, attraversa una crisi strutturale che comunque non giustifica l’attuale decisione”, scrive in una nota il Segretario CISL FP Roma Capitale Rieti Dimitri Cecchinelli.

 “Tutti gli esuberi dichiarati possono essere riqualificati e reinseriti nel contesto operativo – prosegue Cecchinelli – La mancata ricollocazione del personale porterebbe nel breve tempo la struttura a nuove assunzioni, precludendo così un reale percorso di salvaguardia occupazionale”.

La proposta alternativa di CISL FP è articolata in tre punti:

  1. Riqualificazione professionale con percorsi formativi per il reinserimento del personale, valorizzando competenze già acquisite.
  2. Intervento della Regione Lazio (Assessorato Politiche Sociali e Lavoro) per un percorso guidato con verifiche semestrali che garantisca l’assorbimento degli esuberi.
  3. Impegno a non effettuare nuove assunzioni senza aver prima riqualificato il personale in esubero.
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“La provincia di Roma e i comuni limitrofi a Poli registrano carenza di strutture sanitarie (riabilitazione, dialisi, ecc.) – conclude Cecchinelli – La perdita di posti lavorativi e la debolezza delle strutture esistenti aggraverebbero il disagio occupazionale e il diritto alla salute.

Siamo disponibili al confronto, ma non accetteremo passivamente licenziamenti che penalizzano lavoratori e servizi essenziali.

Attendiamo risposte concrete dagli organi regionali”.

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