Grave ritardo nelle chiamate per le nuove assunzioni del profilo infermiere presso la Asl Roma 5.
E’ l’allarme lanciato dal Segretario Territoriale della Cisl Dimitri Cecchinelli in una nota inviata oggi, martedì 10 giugno, al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
L’sos del sindacato fa seguito alle nuove assunzioni di infermieri presso la Asl di Tivoli autorizzate dal Piano del fabbisogno 2025 della Regione Lazio che a tal proposito ha stanziato ingenti risorse economiche per l’apertura di nuove unità operative essenziali all’erogazione di servizi sanitari nell’area dell’emergenza.
“Queste risorse e le relative assunzioni sono fondamentali per garantire l’adeguato funzionamento di strutture cruciali quali i reparti di terapia intensiva e sub-intensiva di Tivoli e Palestrina, nonché per l’attivazione a pieno regime dei blocchi operatori di Tivoli, Palestrina e Subiaco – si legge nella nota firmata da Cecchinelli – Tuttavia, l’inerzia oggettiva riscontrata nei responsabili di settore che gestiscono la graduatoria degli infermieri vincitori di concorso a tempo indeterminato presso la ASL RM2 sta causando un blocco nelle chiamate”.
“Questo ritardo – prosegue il Segretario Territoriale della Cisl – rischia di compromettere l’apertura e il pieno funzionamento di posti letto già disponibili, con conseguenti gravi ripercussioni sull’erogazione delle cure e sulla qualità del servizio sanitario offerto ai cittadini”.
“Alla luce del fallimento di tutti i precedenti tentativi aziendali ed extra-aziendali di sbloccare la situazione – conclude Dimitri Cecchinelli – chiediamo un intervento deciso e immediato da parte della Regione Lazio per:
• Sbloccare le procedure di chiamata e assunzione degli infermieri vincitori di concorso;
• Garantire l’apertura e il pieno funzionamento delle nuove unità operative e dei posti letto autorizzati;
• Assicurare che le risorse stanziate vengano effettivamente tradotte in servizi sanitari efficienti e tempestivi.
La CISL FP Roma Capitale rimane a disposizione per un confronto costruttivo e per collaborare attivamente al superamento di questa criticità che mette a rischio la salute dei cittadini e il corretto funzionamento del sistema sanitario regionale”.