Il lingotto di Città Metropolitana di Roma Capitale.
Così ieri, lunedì 16 giugno, a Palazzo Valentini il Vice-Sindaco di Citta Metropolitana di Roma Capitale Pierluigi Sanna e la Consigliera Alessia Pieretti hanno premiato Edoardo Levanja, il 12enne di Monterotondo Scalo al quale il 15 maggio scorso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato “Alfiere della Repubblica” per il suo impegno di inclusione svolto attraverso la pratica del baskin, uno sport di squadra, giocato da persone con disabilità e normodotati insieme (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Insieme ad “Edo” è stata omaggiata anche Gaia Nur, una compagna di scuola con disabilità, insieme alla quale il 12enne frequenta la seconda media e gioca nella “Asd Baskin Sabina”, società presieduta da Michela Oriella, mamma di Gaia, e fondata insieme ad altri genitori di ragazzi con disabilità per far giocare i loro ragazzi insieme ai coetanei normodotati all’insegna dell’inclusività. Ieri Edoardo, Gaia e la “Asd Baskin Sabina” sono state premiate per aver portato avanti i valori dell’amicizia e della solidarietà, attraverso lo sport inclusivo.
“È stato davvero un grandissimo privilegio per noi, come Associazione, come genitori, e singoli cittadini, essere ricevuti con tutti gli onori, e ricevere questo prestigioso riconoscimento – ha commentato Michela Oriella – Lo estendiamo a tutti i nostri ragazzi che, insieme a Edoardo e Gaia Nur, si impegnano quotidianamente per “fare squadra”, gioire insieme dei progressi e delle sconfitte, condividere percorsi di vita, ciascuno con la propria unicità e individualità, ma sempre guidati dallo spirito di solidarietà e amicizia a fare da collante!”.
“Grazie di cuore – ha concluso la presidentessa della “Asd Baskin Sabina” Michela Oriella – alla Consigliera Pieretti e al Vice-Sindaco Sanna, perfetti padroni di casa, per aver saputo cogliere, con grande sensibilità, anche i piccoli segni come questo, quello di una piccola preziosa storia di amicizia, nata anche attraverso lo sport, che si sta diffondendo contagiosamente!
Le cose belle vanno raccontate, noi… ci crediamo profondamente!”.