Si erge tra le villette a schiera e un paio di plessi scolastici.
L’antenna di telefonia installata all’incrocio tra Via Eutropio e Via Caio Plinio Secondo a Guidonia
E’ alta circa 34 metri ed è destinata a garantire una migliore connessione a Marco Simone, il quartiere residenziale del Comune di Guidonia Montecelio.
Il cartello dei lavori all’ingresso del cantiere di via Eutropio a Marco Simone
L’antenna installata in un terreno all’incrocio tra Via Eutropio e Via Caio Plinio Secondo ha messo in ansia e preoccupazione gli abitanti della zona che si stanno mobilitando nel tentativo di bloccare il traliccio in costruzione commissionato dalla “Inwit” (Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A.”, il primo Tower Operator italiano per numero di siti gestiti, con oltre 24.000 torri di telecomunicazioni, distribuiti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale su cui vengono ospitati gli apparati di trasmissione di tutti i principali operatori nazionali.
Due striscioni affissi nel terreno antistante al lotto in cui è in costruzione l’antenna
Dopo aver affisso gli striscioni davanti al traliccio, il primo passo è un esposto a firma di circa 80 residenti presentato via Pec lo scorso 24 giugno – a 48 ore dall’apertura del cantiere – dall’Avvocata Giulia D’Andrea alla Procura di Tivoli, alla Regione Lazio, ad Arpa Lazio, Asl Roma 5 ed al Comune di Guidonia Montecelio, competente per il rilascio dell’autorizzazione.
L’esposto è firmato anche dal Dirigente Scolastico dell’Asilo Nido Scuola dell’Infanzia “La Tartaruga” di Via Lago Maggiore, poco distante dall’antenna al pari del plesso di via Appiano dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Garibaldi”.
Nell’esposto gli abitanti chiedono gli opportuni accertamenti per chiarire se sia legittima o meno la costruzione sul terreno, di proprietà della “Edilpro 20 Srl”, di un traliccio che dista dalla casa più vicina non più di dieci metri. Secondo i residenti, la conformazione pendente del terreno renderebbe più elevata l’esposizione nociva delle emissioni elettromagnetiche a soggetti sensibili e vulnerabili, in particolare bambini, anziani e malati.
Perché “l’antenna – si legge nell’esposto – verrebbe eretta nella parte più bassa del terreno, esibendo così l’apice della struttura nella immediata prossimità delle abitazioni poste, invece, nella parte più alta”.
Obiettivo dell’esposto è verificare se siano stati violati i principi previsti dalla normativa della tutela ambientale e della tutela della salute pubblica, oltre a quelli relativi alla normativa sulla pianificazione urbana e rurale.
In primo piano un pozzo dell’acquedotto del Peschiera e l’antenna sullo sfondo
“Lungo via Eutropio – spiegano i promotori della protesta al quotidiano on line Tiburno.Tv – scorre l’acquedotto del Peschiera-Capore, il principale acquedotto di Roma gestito da Acea: come è possibile autorizzare un’antenna di telefonia sopra le tubazioni?”.
Domande per ora senza risposta.
Gli abitanti di Marco Simone annunciano la volontà di proseguire la battaglia: il prossimo step sarà un sit-in davanti al traliccio di via Eutropio.