Camminava scalzo sul Grande Raccordo Anulare, barcollante, in preda alle allucinazioni e in lacrime come un bambino.
Così mercoledì pomeriggio 9 luglio gli agenti della Polizia di Roma Capitale hanno ritrovato un 40enne sul Gra all’altezza di Tor Bella Monaca, mentre percorreva la corsia a destra del tratto autostradale, attentando alla sua e alla altrui incolumità.
Gli agenti lo hanno subito messo in sicurezza, per poi affidarlo alle cure del 118, che ha trasportato il 40enne in ospedale.
Sul posto in ausilio è sopraggiunta anche una volante della Polizia stradale.
L’episodio ha destato sospetti negli agenti. Sono stati sufficienti degli accertamenti per scoprire che il caso del 40enne non era il primo. Casi simili, di persone a piedi sul tratto autostradale in stato di evidente alterazione psicofisica, avrebbero avuto luogo nelle ore precedenti.
Aspetto che sarà approfondito dalla Polizia Locale, al fine di risalire a eventuali connessioni tra loro, con legami a traffici illegali di sostanze, che spingono queste persone a comportamenti pericolosi e devianti.
Il 40enne ha confessato ai poliziotti di aver assunto alcol e Cobret, una droga prodotta a Scampia con lo scarto dell’eroina, venduta a basso costo e più facile da reperire. La sostanza porta facilmente alla dipendenza e si inala, con una cannuccia, riponendo lo stupefacente su un foglio di alluminio.
Il nome “Cobret” deriva dal disegno che si crea, durante l’assunzione, sul foglio di alluminio: una volta bruciata la sostanza si crea infatti una serpentina, come la stilizzazione di un cobra.