Il 16 settembre 2025, presso la Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio in via della Pisana, a Roma, è stato presentato ufficialmente il nuovo regolamento APE (Attestato di Prestazione Energetica degli edifici).
Un traguardo atteso da tempo, che garantisce maggiore trasparenza e funzionalità nelle procedure per l’efficienza energetica degli edifici. Il testo è frutto di un lavoro collettivo durato oltre due anni, coordinato da un tavolo tecnico – coordinato dalla consigliera regionale Micol Grasselli – che ha visto la partecipazione del Collegio dei Geometri del Lazio e di altri ordini professionali regionali.
Come ha spiegato durante la conferenza Antonio Scaglione, presidente dell’Oridine dei Geometri e dei Geometri laureati di Roma: “Il Regolamento APE contribuisce al raggiungimento di maggior trasparenza, garantendo che gli attestati di prestazione energetica siano redatti in modo corretto e completo”.
Cosa cambia con il nuovo regolamento
Il Regolamento introduce un approccio più equilibrato nella valutazione degli attestati di efficienza energetica. In particolare presenta un sistema più trasparente per valutare la qualità delle certificazioni energetiche degli edifici e, rispetto al passato, garantisce maggiore chiarezza nella distinzione tra vizi formali e sostanziali dei certificati. Un passo avanti anche in un’ottica di semplificazione, in quanto permette di uniformare procedure e controlli, riducendo margini di interpretazione e garantendo maggiore affidabilità del dato energetico.
Efficenza energetica degli edifici, una sfida per l’Italia
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è un documento obbligatorio che certifica l’efficienza energetica di un edificio, in conformità alle direttive europee e alla normativa nazionale. La sua importanza va ben oltre la mera burocrazia: rientra negli obiettivi dell’Agenda 2030, che promuove città resilienti, sicure e sostenibili. Non si può infatti parlare di sostenibilità urbana senza partire dalla sostenibilità degli edifici.
Proprio la sostenibilità energetica degli edifici rappresenta una sfida complessa ma cruciale per l’Italia. Nel nostro paese infatti circa il 53% degli immobili è stato costruito prima del 1977, anno in cui furono introdotte le prime norme sull’efficientamento energetico. Si stima che siano oltre 18 milioni le unità immobiliari datate, molte delle quali necessitano di interventi di riqualificazione.
I governi, nel tempo, hanno cercato di incentivare le ristrutturazioni ecosostenibili attraverso bonus ed agevolazioni economiche, ma il lavoro da fare resta imponente, per le caratteristiche storiche del tessuto urbano del paese.
Scaglione: “I geometri sono pronti a dare il loro contributo”
Infine, il regolamento è un passo avanti non solo perché fornisce strumenti più chiari agli addetti del settore e garanzie più solide ai cittadini, ma anche perché rafforza un modello di governance virtuoso, basato sulla collaborazione di attori istituzionali e ordini professionali: “La nostra categoria di geometri è da tempo impegnata insieme alle altre professioni tecniche nel dare un importante contributo nel migliorare e rendere più appropriate alle necessità del territorio le norme tecniche proposte dalle istituzioni” ha concluso Antonio Scaglione, che ha voluto ringraziare in particolare il collega geometra Roberto Assogna per “Il grande lavoro svolto insieme alal commissione del collegio”.