E’ stata inaugurata giovedì 9 ottobre a Monterotondo la stazione di posta – centro servizi “La Porta aperta”, centro d’accoglienza, orientamento e fornitura di beni e servizi essenziali a persone senza fissa dimora, in condizione di bisogno, fragilità e di emarginazione sociale anche estrema.
Alla cerimonia del taglio del nastro presieduta dal sindaco di Monterotondo Riccardo Varone erano presenti tra gli altri monsignor Ernesto Mandara, vescovo della Diocesi di Sabina, don Antonino Treppiedi, presidente della Fondazione San Giorgio, l’Assessora ai servizi sociali Alessandra Clementini, il sindaco di Fonte Nuova Umberto Falcioni.
“La Porta aperta”, ubicata nell’edificio di via Ricciotti Garibaldi messo a disposizione dalla Diocesi di Sabina Poggio Mirteto, il cui restauro e adeguamento funzionale è stato finanziato nell’ambito della missione 5 “Inclusione e coesione” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sarà punto di riferimento per i Comuni del distretto sociosanitario RM 5.1, Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova, co-gestita con gli enti del terzo settore “Salus Infirmorum ETS” della fondazione San Giorgio e “Sabina solidale ETS” della stessa Diocesi Sabina Poggio – Mirteto.
La “Porta aperta” offre una presa in carico completa delle persone nella rete dei servizi sociali e sanitari del territorio, attraverso interventi finalizzati al recupero delle capacità personali, del controllo delle scelte, delle decisioni e delle azioni individuali, favorendo l’abbandono dello stato di marginalità e il graduale reinserimento nella vita sociale.
Oltre a garantire pasti, alloggi temporanei, accesso a beni e servizi per l’igiene e il decoro personale, la “Porta aperta” consente infatti l’accesso a screening sociosanitari primari, servizi di mediazione culturale, consulenza legale e orientamento.
Su segnalazione del servizio distrettuale “Pronto Intervento Sociale”, la struttura garantirà anche l’accoglienza notturna temporanea con una disponibilità di dieci posti letto.


