GUIDONIA – Guerra tra distributori carburante confinanti: il Consiglio di Stato accende il faro su “Q8”

L’imprenditore Stefano Pascucci contro il costruttore Aldo Romanelli

Possono coesistere due distributori di gasolio e benzina a 180 metri di distanza l’uno dall’altro e sulla stessa corsia di marcia?

A Guidonia Montecelio pare proprio di sì. Eppure c’è chi è convinto che tale situazione violi la libera concorrenza ma soprattutto la normativa urbanistica.

L’imprenditore Stefano Pascucci di Guidonia, titolare della “Telpa Srl”

Si tratta di Stefano Pascucci, titolare della “Telpa Srl”, società proprietaria dell’area di servizio “Icm” in via delle Genziane, nel quartiere di Colle Fiorito, la strada che collega il Centro commerciale “Tiburtino” con viale Roma.

Il noto costruttore di Guidonia Aldo Romanelli, promotore del Centro residenziale “La Sorgente”

Un impianto autorizzato nel 2003, quello di “Telpa Srl”, ossia dieci anni prima del permesso rilasciato alla “3R Costruzioni Srl”, società del noto imprenditore guidoniano Aldo Romanelli, proprietario della Lottizzazione “La Sorgente” e dell’adiacente impianto “Q8” e Gpl “Fiamma 2000”, costruito a circa 180 metri.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Scontro frontale in viale Roma: due feriti in ospedale

L’impianto carburanti “Q8” di via delle Genziane a Colle Fiorito di Guidonia

Da 4 anni Stefano Pascucci ha iniziato una battaglia legale per fare luce su come il Comune di Guidonia Montecelio abbia potuto autorizzare la “3R Costruzioni Srl” ad erogare anche gasolio e benzina in un impianto che in origine avrebbe dovuto essere soltanto rifornitore di Gpl e metano.

Lunedì 27 ottobre, col parere numero 01131 – CLICCA E LEGGI IL PARERE - il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Stefano Pascucci e richiesto al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili una dettagliata e documentata relazione sulla vicenda. In particolare, i giudici voglio sapere se nel rilascio della concessione alla “3R Costruzioni Srl” sono state rispettate le norme del piano territoriale provinciale generale del comune di Guidonia Montecelio e delle leggi statali e regionali, oltre alle Norme Tecniche di Attuazione del P.r.g. comunale. In tal senso il Consiglio di Stato richiede la leale collaborazione con il Comune di Guidonia Montecelio. Inoltre i giudici chiedono che nella relazione vengano indicati la regolare collocazione dell’area di sedime occupata dall’impianto, il rispetto della distanza minima rispetto alla via delle Gerbere, via dei Tulipani, e il rispetto del divieto di accesso da due o più strade anche con la opportuna collaborazione del competente Comparmento della Polizia Stradale del Lazio. La relazione dovrà essere trasmessa al Consiglio di Stato entro 60 giorni.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.