Guidonia – Nasconde la droga nel bar concorrente per farlo chiudere, trappola smantellata dalla Polizia

Altro che concorrenza sleale. Per far chiudere il bar rivale sono arrivati a nascondere della cocaina nel bagno del locale concorrente, poi hanno avvertito con una telefonata anonima la Polizia denunciano il traffico di droga nell’esercizio commerciale. Un trappola orchestrata nei dettagli che però è stata scoperta dagli investigatori del Commissariato di Tivoli diretti da Maria Chiaramonte e che hanno denunciato due persone, un 56enne e un 35enne, entrambi di Roma, con l’accusa di concorso nella detenzione ai fini di spaccio e calunnia.
La segnalazione anonima arrivata alla Polizia faceva riferimento ad un’operazione anti-droga avvenuta nel marzo scorso spiegando che i gestori di un bar della zona erano complici nello spaccio di stupefacenti. Le indagini per verificare l’attendibilità della notizia sono scattate e nel corso di una perquisizione effettivamente i poliziotti hanno rinvenuto otto involucri di cocaina nascosti all’interno dei bagni e sotto il bancone del bar in questione.
Gli investigatori, però, pur avendo avuto riscontri positivi alla notizia ricevuta, hanno capito che qualcosa non andava. Il quadro generale, infatti, non faceva presumere che i titolari del bar potessero essere i responsabili di un traffico di stupefacenti. Oltre agli 8 involucri nel bar non era stato trovato altro ed anche nell’abitazione dei sospettati non erano state trovate tracce che facessero presumere un’attività di spaccio: né droga, né bilancini di precisione, nessuna sostanza da taglio o materiale per il confezionamento delle dosi. Gli agenti, pertanto, hanno voluto approfondire le indagini. A tal fine hanno visionato i video delle telecamere di sorveglianza poste all’interno del bar fino ad accorgersi di una persona, poi risultata essere un 56enne romano, che dopo aver chiesto un caffè si era diretto verso il bagno e, inchinatosi proprio dove era stata ritrovata la droga, aveva estratto dalle tasche degli involucri che aveva poi nascosto sotto al bancone, approfittando di un attimo di distrazione della titolare. Le successive indagini hanno permesso di risalire all’intestatario dell’utenza telefonica dalla quale era stata effettuata la telefonata anonima, che è risultato essere una vecchia conoscenza degli investigatori e proprio la stessa persona ripresa dalle telecamere del bar. Le ulteriori indagini hanno inoltre fatto emergere i legami e la complicità dell’anonimo denunciante con il titolare di una bar concorrente della zona, un 35enne romano, da tempo in lite con l’attività commerciale concorrente. Il quadro a questo punto è risultato chiaro. Il tutto era stato architettato per togliere di mezzo un concorrente scomodo. Pertanto le due persone individuate dagli investigatori sono state denunciate per concorso nella detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e calunnia.

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