Ora il Comune di Guidonia ha chiesto il dissequestro dell’area per avviare la procedura di bonifica: “Una volta avviata la procedura di sequestro da parte dalla Procura – spiega l’Assessore all’Ambiente Tiziana Guida – bisognava attendere che il proprietario risolvesse l’emergenza autonomamente, cosa che non è avvenuta. Ora abbiamo chiesto ai giudici di dissequestrare temporaneamente l’area per consentirci di intervenire e allontanare il pericolo di incendio e di inquinamento”.
“Non appena ci verrà dato il permesso di operare verranno tolte tutte le cassette a spese del comune – dichiara il Sindaco Michel Barbet – ma avvieremo immediatamente una procedura in danno del proprietario per rientrare della spesa”.
Il terreno-discarica confina su tre lati col Centro Tennis Setteville, nell’incendio di quattro anni fa subì danni per migliaia di euro.
Vale la pena ricordare che il terreno è di proprietà privata, sono tre i titolari italiani che hanno concesso in locazione il tutto a un egiziano di 24 anni che avrebbe poi iniziato all’interno l’attività di stoccaggio.
Su Tiburno, in edicola da martedì 17 aprile, è possibile leggere un approfondimento completo sul caso con:
– LA RICOSTRUZIONE DEL CASO
– A DIECI MESI DAL SEQUESTRO NESSUNA BONIFICA: RISCHIO ROGO
– A SETTEMBRE L’ORDINANZA MA L’EGIZIANO E’ IRREPERIBILE
– LA DENUNCIA: “DENUNCIO LA SITUAZIONE DAL 2013, NESSUNO RISPONDE. TEMO IL RITORNO DEL FUOCO”, ha spiegato Paolo Greggi, titolare del centro di via Grazia Deledda.