Tivoli – Fuma a scuola e spegne la cicca sulla testa del compagno

Per questo Stefano (il nome è di fantasia), un diciassettenne che frequenta l’istituto di formazione professionale “Antonio Rosmini”, è finito al pronto soccorso coi capelli bruciati e una piccola ferita al collo. Il fatto non è stato denunciato all’autorità giudiziaria da parte dei genitori del ragazzo, che però si sono rivolti ai vertici della “Tivoli Forma”, la srl che gestisce lo storico istituto superiore che prepara i ragazzi del territorio a una futura occupazione nei settori della ristorazione, dell’informatica, dell’industria e in altri percorsi formativi.

Sul caso i dirigenti scolastici mantengono il più rigoroso riserbo, anche perché riguarda due minori che frequentano la prima elettricisti. L’unica certezza è che tutto è accaduto giovedì 23 aprile al termine delle lezioni. Erano le ore 14, la campanella aveva suonato, per cui Stefano e i compagni di classe si avviavano al cancello.
Sembra che lungo il corridoio il coetaneo abbia acceso una sigaretta fumando indisturbato all’interno del plesso scolastico e che ancor prima di raggiungere il piazzale antistante abbia pensato alla “bravata”. Se il compagno abbia portato la cicca alla testa di Stefano oppure si sia limitato a lanciarla non si sa, visto che il 17enne ha raccontato la seconda ipotesi anche se il condizionale è d’obbigo in tutta la ricostruzione. Fatto sta che poco dopo i genitori hanno accompagnato lo studente all’ospedale “San Giovanni Evangelista”, riferendo che il figlio era stato vittima di un atto di bullismo. I sanitari hanno accertato che qualche capello è rimasto “abbrustolito”, mentre sulla parte posteriore del collo erano presenti ustioni di primo e secondo grado. Ferite superficiali che hanno convinto il papà e la mamma dello studente a non sporgere denuncia.
La coppia ha comunque chiesto e ottenuto un confronto coi genitori del compagno di classe di Stefano alla presenza del direttore della sede tiburtina del “Rosmini”. Contattato telefonicamente, il responsabile del Centro di formazione professionale non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

(da Tiburno in edicola da martedì 12 maggio)

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