Come nasce l’idea di questo viaggio? Perché la Sardegna?
Abbiamo scelto quest’isola perché entrambi ci eravamo stati da bambini e conservavamo un bellissimo ricordo. Il viaggio in moto invece era un sogno che avevamo da tempo, Marco è appassionato di due ruote e mi ha contagiato anche se a volte ho ancora un po’ paura!
Avevate programmato tutto o siete andati all’avventura?
Abbiamo scelto solo due posti dove pernottare, 4 giorni a Arzachena per esplorare la costa Smeralda e il nord, e 4 giorni a Cala Galone per visitare il sud est. Da questi punti ogni giorno decidevamo una spiaggia da scoprire sulla base dell’umore del momento e lasciandoci incuriosire dalle indicazioni degli abitanti.
Alla fine quali sono state le vostre principali tappe?
In Costa Smeralda oltre alle tappe obbligate di Olbia e San Teodoro, Marco ha amato Capriccioli e io Cala Principe, tutta questa zona ha un mare bellissimo dai colori turchesi, le spiagge sono molto attrezzate e turistiche anche se un po’ affollate. Da li ci siamo spostati verso sud percorrendo una strada panoramica per arrivare a Cala Gonone. Questa parte è quella che ci è piaciuta di più perché meno turistica e più “selvaggia”: le spiagge sono piccole, spesso con rocce e poca sabbia, anche per questo sono meno frequentate. Di questa zona ci sono rimaste nel cuore Cala Luna e Cala Goloritzè.
Quali sono i vantaggi di viaggiare in moto?
Il vantaggio della moto è che è facile da parcheggiare e i percorsi diventano più affascinanti, vivi la strada, senti il profumo dell’aria e ti senti immerso nel paesaggio intorno. È un’esperienza unica, soprattutto se c’è la passione per le due ruote. Al livello fisico però è più stancante della macchina e bisogna essere più essenziali nell’equipaggiamento, noi avevamo solo uno zaino e i borsoni laterali.
Come era la vostra giornata tipo?
La giornata iniziava presto con una bella colazione e la scelta di dove andare al mare. Poi passavamo tutto il giorno in spiaggia, per mangiare sceglievamo i panini preparati la sera prima. Poi la sera ritorno all’albergo, doccia e cena fuori. I luoghi per il pernottamento sono stati ottimi, lo spostamento più lungo è stato di due ore di viaggio per raggiungere San Teodoro.
Un’esperienza particolare che avete fatto durante il viaggio?
Un’esperienza bellissima è stata una gita organizzata in gommone nel Golfo di Orosei, che consente di vedere tante piccole calette accessibili solo da mare o con ore di trekking scendendo dalla montagna. Il viaggio dura tutto il giorno e attraversa anche le grotte del Fico, aperte da poco perché per tanti anni l’accesso era rimasto nascosto da una grande pianta di fico. È l’ultimo posto dove sono state avvistate le Foche Monache, estinte dagli anni ‘70 per la diminuzione del loro cibo a causa della pesca e per l’innalzamento delle temperature.
I luoghi più belli da non perdere?
Tutta la Sardegna colpisce per i suoi colori, il verde e il bianco delle montagne e il turchese del mare. Tra le più belle per le sfumature dell’acqua ci sono Cala Maiolo e Cala Luna. Anche la cittadina di Porto Cervo è molto caratteristica e merita sicuramente una visita.
Un piatto da assaggiare?
Il popolo sardo è tradizionalmente dedito alla pastorizia, per questo i piatti tipici non sono di pesce ma formaggi e carni. Tra tutti da assaggiare c’è il tradizionale Maialino, cotto allo spiedo con l’aggiunta di sole foglie di Mirto. Da provare assolutamente!
di Elena Giovannini