Acquapendente (VT) – 16/17 maggio – I Pugnaloni

i pugnoloniDomenica 17 maggio sarà possibile fare un tour guidato tra le vie del borgo antico che culminerà con l’apertura straordinaria della Pinacoteca nel chiostro di San Francesco e la visita alle opere dell’antica quadreria del convento francescano. Il percorso toccherà tutte le postazioni dei Pugnaloni in concorso, per consentire ai partecipanti di comprendere a fondo questa tradizione antichissima e nello stesso tempo scoprire la storia del paese camminando lungo il tracciato urbano della via Francigena e scoprendo i monumenti più importanti di questa cittadina, quali la basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme e la sua meravigliosa cripta romanica, la chiesa di San Pietro, la chiesa e il convento di Sant’Agostino, i palazzi signorili di via Roma, l’antica ‘piazza della Comunità’, ora dedicata al famoso Girolamo Fabrizio, le tracce degli hospitia medievali e, per finire, la chiesa ed il chiostro di San Francesco.

 

Cosa Sono i Pugnaloni

Un Pugnalone odiernoI Pugnaloni, stupendi mosaici di petali di fiori e foglie, sono il principale elemento folcloristico della festa della Madonna del Fiore che si celebra ad Acquapendente la terza domenica di maggio. Questa festa è antichissima ed unica nel suo genere. La sua origine si fa risalire ad uno degli episodi principali della storia di Acquapendente: la liberazione nel lontano 1166 dal giogo del tirannico governatore di Federico I Barbarossa. Secondo la tradizione, la vittoriosa rivolta scaturì da un evento straordinario che due contadini annunciarono al popolo di Acquapendente. Questi lavorando nei campi avevano visto fiorire miracolosamente un ciliegio ormai secco preso a simbolo di oppressione degli aquesiani. Fu il segnale della protezione della Madonna. Il popolo insorse e cacciò il dominatore distruggendo il suo castello. A ricordo della sospirata liberazione la comunità decretò di fare una grande festa, ogni anno a metà maggio. Oggi a più di otto secoli della sua origine, la festa di Mezzomaggio in onore della Madonna del Fiore, si celebra ogni anno e il tema dell’antica liberazione è ricordato nei pugnaloni che, pur con i modi e gli stimoli del XXI secolo, vogliono rappresentare la libertà vittoriosa su ogni oppressione. Antenati degli attuali pugnaloni sono i pungoli (antichi arnesi agricoli) ornati di fiori che i contadini usavano portare nella processione a seguito della statua della Madonna del Fiore. La fantasia aquesiana li ha elaborati e col passare dei secoli sono nati gli odierni pugnaloni.   Queste opere sono grandi pannelli disegnati (2.60 mt di larghezza per 3.60 mt di altezza) e poi interamente ricoperti di petali di fiori, foglie e altri materiali vegetali fino a seguire ogni sfumatura del disegno. La tecnica è quella del mosaico, effetti eccezionali sono dati dagli stupendi colori della natura.

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