Regione Lazio – 13 milioni di euro per le reti di impresa, ecco i fondi per la provincia di Roma

Degrado stradale, sviluppo delle iniziative commerciali e artigianali, delle aree culturali con musei, teatri e cinema: la Regione Lazio investe con il bando “Reti di impresa”. Ci sono fondi per 127 progetti di marketing e servizi pr il decoro e l’arredo urbano.

 

I contributi passeranno dalla Regione ai Comuni che provvederanno a inoltrarli alle imprese, ecco dove andranno nella provincia di Roma:

 

“Sono circa 7mila le aziende del Lazio che beneficiano di questa iniziativa – spiega il consigliere regionale Marco Vincenzi – raggruppate in associazione o rete di impresa e presto potranno realizzare i progetti ammessi a finanziamento, tra i quali iniziative di marketing territoriale, servizi per il decoro e l’arredo urbano, la sicurezza e il contrasto all’abusivismo. In particolare, nell’area nord est della provincia di Roma, sono stati ammessi 13 progetti per un totale di circa 1,3 milioni di euro. Due progetti a Tivoli, per il polo turistico tiburtino e per “le vie dell’acqua”. Finanziate anche iniziative presentate dagli imprenditori di Mentana, Marcellina, Monterotondo, Vicovaro, Subiaco, San Vito Romano, Anguillara Sabazia, Bracciano, Civitavecchia”.

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 “Oggi parte un grande progetto per rilanciare l’economia e la speranza del Lazio. Sono coinvolti circa 6.600 negozianti, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori su circa 90 Comuni del Lazio per ‘rifare’ le Strade del Commercio –parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: ci avviciniamo ai bisogni dei cittadini e dei commercianti che chiedono dei segnali. Con questi fondi regionali e con questi progetti, vinti dai Comuni, tra l’altro si rifaranno le strade, la pavimentazione, la segnaletica. Questo è importante per commercianti e artigiani ma soprattutto per i Comuni, perché ritornano le ‘luci accese’,nelle strade dei Comuni. Un modo per lottare contro il degrado e favorire il commercio e la nostra economia e anche per dimostrare che il Lazio c’è”.

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