Il commercio della neve era diretto prevalentemente verso Roma e coinvolgeva i paesi montani dellhinterland, in particolare, nel nordest, alcuni territori ora compresi nel Parco dei Lucretili nei pressi di Monte Pellecchia, una delle vette più alte dellarea protetta. La raccolta della neve avveniva ovviamente nella stagione invernale e coinvolgeva numerose maestranze che davano vita a una vera e propria catena del ghiaccio. In seguito alle precipitazioni, la neve veniva compressa e trasportata in appositi pozzi o cavità naturali (le cosiddette conserve) per essere ulteriormente compattata. Il clima freddo, favorito dallaltitudine, e una continua opera di sorveglianza da parte dei lavoranti, consentiva alla neve di solidificarsi e trasformarsi, in breve tempo, in blocchi di ghiaccio di varie dimensioni e peso. Questultimi, quando richiesto, venivano caricati sui carri e trasportati nel luogo di destinazione durante le ore notturne per evitare, il più possibile, la liquefazione del ghiaccio.
Il Monte Pellecchia, compreso tra i territori di Licenza, Scandriglia e Monteflavio, ha rappresentato a lungo unautentica fabbrica della neve in ciò favorito oltreché dalle ricorrenti precipitazioni anche dalla presenza, numerosa, di cavità e altri avamposti naturali nei quali immagazzinare il prezioso materiale da commerciare. Particolarmente attivo risultava il paese di Monteflavio la cui neve-ghiaccio, veniva ritenuta, a Roma, di qualità più pregiata di quella proveniente da un altro territorio in cui il commercio della neve era alquanto fiorente, quello dei Castelli Romani.
A conferma dellimportanza che questa attività aveva per Monteflavio vi è ledificazione di una cappella dedicata alla Madonna della Neve (ora sconsacrata), costruita come ringraziamento per lintercessione della Vergine alle abbondanti nevicate che, negli anni, avevano consentito il proficuo svolgersi dei commerci, eventualità questultima non sempre praticabile per la possibile mancanza di precipitazioni che non permetteva agli appaltatori delle commesse capitoline di poter rispettare gli impegni precedentemente presi con il committente al quale, peraltro, doveva essere versata unimposta a garanzia dellapprovvigionamento.
Alessandro Bianchi