Il Castellaccio è il nome del primo convento costruito dai Cappuccini a Tivoli, presso il “Casale Ferrazzi”. All’interno di questa struttura proveniente dalle Caverne di Valle Arcese giunge il frate tiburtino Mattia, figlio del medico Prospero e di Caterina. Il religioso con fervore sostiene il ritorno della chiesa ai più puri sentimenti ascetici scontrandosi con i sostenitori del pontefice, impegnati a perseguire una via diametralmente opposta a quella indicata dal giovane religioso. I seguici di frate Mattia considerati eretici vengono subito processati, mentre il monaco si ritira in una località del Lazio a tutti sconosciuta. Un richiamo all’eresia dei fraticelli di Tivoli lo possiamo trovare nel “Il nome della rosa” (lo straordinario romanzo scritto da Umberto Eco) sotto il nome di frate Pacifico da Tivoli, considerato uno “spiritualista”.
FGI