All’inizio ha tentato di “scaricare” le responsabilità su Acea Ato 2, ma quando si è visto trascinato in Tribunale si è arreso e ha deciso di risarcire i danni.
Così il Comune di Tivoli liquiderà una somma complessiva di 9 mila 222 euro e 32 centesimi al proprietario di un’auto letteralmente sommersa a Ponte Lucano, il tratto di via Maremmana inferiore da decenni soggetto ad allagamento ad ogni temporale.
Lo stabilisce la determina numero 2371 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – firmata lunedì 12 dicembre dalla Dirigente dell’Avvocatura comunale Martina Ramondo.
Con l’atto viene disposto il pagamento entro il 31 dicembre prossimo di 6.500 euro al Dottor M. A. – sulla determina sono oscurate le generalità, ndr – e di ulteriori 2.722 euro e 32 centesimi all’Avvocato F. R., legale dell’automobilista.
Il danneggiamento risale al 2 giugno 2020.
Verso le ore 16 M. A. percorreva via di Ponte Lucano al volante della sua auto quando su Villa Adriana si scatenò un violento e improvviso temporale, una vera e propria “bomba d’acqua” estiva così potente che la vettura rimase sommersa a causa dell’allagamento della strada pubblica.
Per questo nel 2021 il Dottor M. A. presentò al Comune una richiesta di ristoro dei danni subiti dall’auto, ma l’amministrazione del sindaco Giuseppe Proietti declinò ogni responsabilità.
La richiesta risarcitoria era stata infatti trasmessa alla “Sircus Srl”, società con sede a Genova specializzata nella Gestione dei Sinistri in Outsourcing e incaricata dal Comune di Tivoli dell’attività istruttoria delle pretese risarcitorie avanzate nei confronti dell’Ente.
Secondo la “Sircus Srl”, la responsabilità dell’incidente avrebbe dovuto essere imputata esclusivamente ad Acea Ato 2.
Così il dottor M. A. invitò sia il Comune di Tivoli che Acea alla stipula della convenzione negoziazione assistita, alla quale l’Amministrazione Proietti ha ritenuto di non dover aderire.
A quel punto, lo scorso 5 ottobre, l’automobilista ha citato davanti al Tribunale Ordinario di Tivoli sia l’Ente Locale che il gestore del servizio idrico chiedendone la condanna al pagamento di una somma pari a Euro 8.500,61 oltre rivalutazione, interessi e spese di lite a titolo di ristoro dei danni patiti.
Soltanto allora il Comune di Tivoli ha cambiato strategia e ha proposto una definizione stragiudiziale del contenzioso prima della prossima udienza fissata al 2 febbraio 2023.
D’altronde – si legge nella determina numero 2371 – il Tribunale di Tivoli in precedenti contenziosi di fattispecie analoghe ha respinto l’ipotesi della responsabilità concorrente di Acea Ato 2, condannando esclusivamente l’Ente territoriale alla refusione dei danni e al pagamento delle spese di lite anche nei confronti della società del servizio idrico.
Insomma, proseguire la vertenza sarebbe stata una causa persa in partenza con un ulteriore aggravio di spese.
Pagano sempre i contribuenti.