TIVOLI – Ospedale, i lavori non iniziano: macchinari trasferiti e medici in fuga

La denuncia della Cisl e la richiesta di un tavolo tecnico con Regione, Prefettura, Comuni, ASL e Procura

Da Alfredo Posteraro, Segretario Aziendale Anaao, Dimitri Cecchinelli Segretario Territoriale Cisl, Riccardo Mariani Coordinatore Aziendale Cisl e Sany Rosseto, Segretaria Territoriale Cisl Medici, riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa relativo all’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli chiuso a seguito dell’incendio dell’8 dicembre 2023 dal titolo

“Ripristino delle attività dell’Ospedale di Tivoli ed istituzione tavolo tecnico permanente tra Regione, Prefettura, Comuni, ASL, Magistratura e Organizzazioni Sindacali”:

“Le Organizzazioni Sindacali denunciano FORTI RITARDI nell’avvio dei lavori strutturali necessari al ripristino delle attività dell’ospedale di Tivoli.

Ad oggi rimangono sotto sequestro giudiziario alcuni settori della struttura fondamentali per poter avviare il necessario percorso di riattivazione tecnica dei locali sanitari, allo stesso tempo risultano non accessibili molti locali che ancorché non danneggiati rimangono preclusi agli addetti ai lavori.

La bonifica e il ripristino delle sezioni di degenza non risulta affidato a ditte specializzate che lo possano garantire con lavoro a ciclo continuo. Si registra, inoltre, un continuo trasferimento di materiali e macchinari elettromedicali dal P.O. di Tivoli verso altri presidi della Asl Roma 5: si teme che sarà molto difficile il recupero di detti materiali anche una volta avvenuta la riapertura dell’ospedale tiburtino.

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Alla grave situazione relativa alla struttura, ai materiali, ai macchinari elettromedicali si affianca una fuga di professionisti verso varie strutture sanitarie romane.

A queste OO.SS. risulta che circa 9 medici cardiologi a breve accetteranno incarichi presso altre ASL, abbandonando per sempre l’ospedale Tiburtino.

L’assenza di un tavolo tecnico permanente con gli attori direttamente coinvolti nella crisi ( Regione – Prefettura – Comuni – ASL- Magistratura ) che dovrebbe garantire l’avvio di un corretto ed efficace cronoprogramma volta alla riapertura dell’ospedale, porterà inevitabilmente ad ulteriori migrazioni di professionisti.

Allo stesso tempo, il sistema di soccorso primario del quadrante Roma est continua a soffrire: si continuano a registrare continui blocchi di Ambulanze presso i PS, e le aree di Tivoli / Guidonia, nonostante il rafforzo dei mezzi di soccorso, registrano gravi difficoltà nella risposta alle richieste di soccorso.

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Si tratta di uno scenario che merita una maggiore attenzione da parte di tutte le Istituzioni protagonisti Regione, Prefettura, Comuni, ASL, Magistratura. E’ certo che non ci si può permettere ritardi o stalli ulteriori e lo stillicidio di dichiarazioni che si continuano a registrare non mitigano certamente la gravità della situazione.

Le scriventi OO.SS. chiedono quindi che venga istituito un tavolo tecnico permanente che si occupi di definire e raggiungere tutti gli obiettivi a breve, medio e lungo termine volti a garantire il diritto alla salute ai cittadini dell’intero settore di Roma Est.

Si sollecitano tutte le Istituzioni preposte ad accelerare i procedimenti di competenza per poter finalmente avviare un percorso di riapertura dell’ospedale e al tempo stesso avviare una rapida riapertura delle strutture che non risultano danneggiati dall’incendio”.

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