Quando i poliziotti lo hanno intercettato e fermato sulla Tiburtina, ha detto di essere un noto conduttore tv. In realtà tra le braccia un televisore lo aveva davvero, ma era stato appena rubato da una stanza del Grand Hotel Duca d’Este di via Tiburtina, a Tivoli Terme.
Così ieri mattina, martedì 6 novembre, gli agenti del commissariato di Tivoli – Guidonia hanno arrestato per rapina Giuseppe H., 29enne di origini rom nato in Italia e domiciliato presso il campo abusivo dell’Albuccione di Guidonia.
Secondo un comunicato della Questura di Roma, verso le 7 di ieri mattina è giunta al Numero Unico per le Emergenze 112 la segnalazione di una rapina avvenuta all’interno di un noto hotel dell’imprenditore Bartolomeo Terranova.
Un ospite era stato aggredito nella sua stanza da un giovane che, dopo aver bussato con insistenza alla porta, si era intrufolato con l’inganno fingendo di essere un dipendente dell’hotel che voleva avvisarli della presenza di rapinatori.
A quel punto lo aveva aggredito per poi darsi alla fuga, non prima di aver sferrato calci e danneggiato una decina di porte dell’albergo.
Quando i poliziotti intervenuti sul posto lo hanno intercettato per strada, l’uomo stava scappando di corsa con un televisore tra le braccia. Non appena gli agenti lo hanno bloccato, anche di fronte al loro alt, li ha aggrediti verbalmente dichiarando loro, peraltro, delle false generalità, presentandosi come un noto conduttore televisivo.
Al momento del controllo, il ventinovenne portava con sé un televisore che – come emerso dal successivo sopralluogo eseguito dagli uomini della polizia scientifica – aveva rubato in un’altra stanza non occupata da ospiti.
Tradotto presso gli uffici del commissariato per gli atti di rito, l’uomo è quindi finito in manette.
Nei suoi confronti, il Pubblico Ministero di turno della Procura presso il Tribunale di Tivoli ha disposto la traduzione dell’arrestato presso il Carcere romano di Rebibbia per la successiva richiesta di convalida e applicazione di misura cautelare.
Nel comunicato stampa la Questura di Roma precisa che l’odierno indagato è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.