Latino alle medie, Bibbia alle elementari e scrittura a mano.
Sono soltanto alcune delle novità contenute nel decreto-legge che introduce le Nuove Indicazioni Nazionali (i nuovi programmi) per le scuole elementari e medie a partire dall’anno scolastico 2026-2027.
Una Riforma che fa discutere quella del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Per questo il quotidiano on line Tiburno.Tv ha intervistato gli addetti ai lavori, registrando le opinioni di presidi da una parte e studenti dall’altra.
Francesca Grande, 19enne di Guidonia Centro, a luglio 2024 si è diplomata al Liceo Scientifico Cambridge presso l’Istituto d’Istruzione superiore di viale Roma (l’ex Liceo Ettore Majorana) ed è impegnata nel corso di Infermieristica presso l’Università Cattolica presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma.
– Ritiene formativo inserire l’opzione del Latino facoltativo in seconda e terza media anche per gli alunni che sceglieranno un Istituto secondario superiore in cui non si insegna il Latino?
“Ritengo che se deve essere fatto uno studio deve essere approfondito, è inutile fare un corso di latino per due anni dove ci si ritrova a studiare solo metà della parte di grammatica che verrà poi successivamente affrontata proprio i primi due anni di liceo per poi scegliere, magari un tecnico o un professionale.
Ritengo giusto però fare questo corso per coloro che affronteranno questa materia durante i propri anni di studio”.
– Come considera l’inserimento dello studio della Bibbia per rafforzare le conoscenze delle radici della cultura italiana?
– Non crede che sia opportuno inserire lo studio delle Religioni Comparate (Islam, Buddhismo, Induismo, Shintoismo)?
“Voglio rispondere a queste due domande contemporaneamente, perché reputo giusto lo studio della Bibbia, però non con lo scopo di rafforzare la cultura italiana, ma come rispetto della persona così contemporaneamente deve essere svolto anche lo studio delle altre religioni, perché ormai abitiamo in un paese in cui ci si rapporta ogni giorno con persone di diverse religioni”.
– Ritiene che l’insegnamento della Geo-Storia negli ultimi 15 anni sia stato utile?
“Sicuramente la materia geo-storia è fondamentale per il proprio percorso scolastico, è importante per avere strumenti per comprendere la propria cultura e le proprie origini”.
– Ritiene utile tornare allo studio di testi “a memoria”? E perché?
“Questa domanda mi colpisce molto perché non sono mai stata una che studia a memoria, anzi reputo inutile questo metodo soprattutto se riguarda testi o poesie.
Penso che sia più importante lo spettro dell’analisi di un testo, sapere il contenuto e immergersi nelle parole dello scrittore”.
– La Riforma prevede più Musica e più Sport: secondo Lei, le scuole hanno gli spazi adeguati per implementare le discipline di studio?
“Per quanto riguarda il mio liceo, posso dire che gli spazi adeguati per sport e musica ci siano sempre stati, ma sono cosciente che in molte altre scuole ci sono disagi maggiori e i ragazzi non hanno neanche classi dove fare le lezioni.
È fondamentale nella vita di ognuno di noi lo sport e lo dico da studentessa di infermieristica, ma per quanto mi riguarda, penso che le ore che già vengono svolte bastino soprattutto perché la maggior parte dei ragazzi fa sport in circostanze diverse.
Per quanto riguarda musica, invece è un po’ lo stesso discorso di latino: nella mia scuola esiste già l’indirizzo musicale, quindi non la vedo come una materia fondamentale per tutti gli studi”.
– Come si combatte l’ “analfabetismo di ritorno”?
“Penso che la qualità dell’istruzioni sia l’unico modo per riuscire a superare questo problema tramite la lettura e lo studio.
Fondamentale sono anche le figure dei docenti che devono essere formati perché secondo me una parte di noi è lo specchio del docente.
Normalmente deve essere maggiore l’aiuto alle famiglie che non possono permettersi l’istruzione per i propri figli e all’interno della scuola ci devono essere le strutture che la permettono”.
– Un voto alla proposta di Riforma da zero a dieci.
“6”.