“Abbiamo chiesto una perizia psicologica per valutare il suo stato mentale al momento dei fatti.
La riteniamo di fondamentale importanza per valutare il nesso causale tra la condotta complessiva contestata ed il momento in cui soggiornava in Abruzzo”.
Antonella Marrella, la 50enne di Montelibretti arrestata per omicidio volontario aggravato
A parlare così è l’avvocato Antonino Castorina, legale di Antonella Marrella, la 50enne di Montelibretti detenuta a Rebibbia da luglio 2024 con l’accusa di omicidio volontario aggravato per essere andata in vacanza coi due figli minori lasciando da sola in casa l’anziana madre invalida ritrovata morta di stenti (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
In un’intervista al quotidiano Fanpage.it, l’avvocato Castorina racconta che Antonella Marrella “vive la detenzione in carcere con grave disagio e difficoltà, piange in continuazione chiedendo dei figli ora affidati in casa famiglia”.
I Carabinieri in via dei Salici, nella frazione “Tenuta” a Montelibretti
La vicenda risale al 14 giugno 2024, quando la madre di Antonella Marrella, Margherita Battazza, invalida di 84 anni, fu rinvenuta senza vita nella sua abitazione di via dei Salici, nella frazione denominata “Tenuta”, a ridosso della via Salaria e della stazione ferroviaria di Pianabella.
I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo rintracciarono Antonella Marrella a Roseto, in Abruzzo, dove stava trascorrendo un periodo di vacanze insieme ai suoi due bambini.
Di fatto la donna, convivente e deputata alla cura dell’anziana madre invalida, invece di accudirla l’aveva lasciata da sola e senza l’assistenza dovuta.
Affetta da un glaucoma che le impediva di vedere, Margherita Battazza era senza cibo, acqua e telefono.
Così per Antonella Marrella scattò l’arresto e la detenzione domiciliare con l’accusa di abbandono di persona incapace, condizione a seguito della quale l’anziana madre è deceduta.
Ma durante le indagini sono emersi nuovi indizi, a cominciare dall’intenzione di darsi alla fuga.
Il 10 luglio 2024 i Carabinieri hanno portato in carcere Antonella Marrella
Per questo il 10 luglio 2024 i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura della Custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Tivoli, con l’imputazione di omicidio volontario aggravato (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Secondo un comunicato stampa diffuso dall’Arma il 20 luglio 2024, all’aggravamento della misura custodiale sono state decisive le indagini condotte dai Carabinieri diretti dal Capitano Carmine Rossi anche dopo l’arresto.
In particolare gli investigatori hanno rinvenuto alcuni appunti nei quali Antonella Marrella avrebbe fatto riferimento all’acquisto di un biglietto per allontanarsi e ad alcuni oggetti necessari a camuffare la propria identità: insomma, a parere degli inquirenti la donna stava programmando la fuga da Montelibretti, con l’intenzione di sottrarsi al provvedimento restrittivo ai domiciliari cui era sottoposta.
“È disperata, sono convinto abbia avuto un black out causato dalla difficilissima situazione che viveva”, spiega l’avvocato Castorina a Fanpage.it.
Secondo la descrizione del legale, Antonella Marrella è una donna colta, ricercatrice universitaria, molto legata alla madre, ma al tempo stesso reduce da un forte stress psicologico ed emotivo dovuto ad una relazione complicata con l’ex compagno e da una serie di condotte del convivente.
“Crediamo importante una valutazione accurata del quadro psicologico dell’imputata per arrivare a una riqualificazione del reato contestato – è la tesi esposta dall’avvocato Antonino Castorina al quotidiano Fanpage.it – Vogliamo sapere quale fosse il suo stato mentale nel momento in cui l’ha lasciata da sola nell’abitazione”.