TIVOLI - “Ho una figlia minore di 3 anni, la Asl mi nega il ricongiungimento familiare”

Appello di una mamma di Guidonia dipendente pubblica ad Ostia: ogni giorni percorre 120 chilometri

Si chiama Vincenzina D’Errico, per gli amici “Cinzia”, è una dipendente pubblica attualmente in servizio come tecnico sanitario di laboratorio biomedico presso la Asl Roma 3 di Ostia.

“Cinzia” ha scritto alla redazione del quotidiano on line Tiburno.Tv per raccontare che vive a Guidonia e che ogni giorno percorre qualcosa come 120 chilometri nel tragitto tra casa e lavoro: una vita nel traffico per una mamma di un maschio di 5 anni e una bimba di soli 3 mesi.

Per stare meno lontano dai figli “Cinzia” vorrebbe essere trasferita presso la Asl Roma 5 di Tivoli, ma finora ha trovato un muro davanti a sé perché l’Azienda Sanitaria non concede il ricongiungimento familiare ai dipendenti pubblici con figli minori di tre anni.

Di qui, la lettera aperta da pubblicare su Tiburno.Tv per sollecitare la Asl di Tivoli ad applicare la legge 151/2001 articolo 42 bis riguardante la tutela della maternità e della paternità sul ricongiungimento familiare a favore di genitori con figli minori di 3 anni.

“Scrivo questa lettera – sono le parole di Vincenzina – perché sono in serie difficoltà, sperando che così si possa dar voce a me e soprattutto alle mamme lavoratrici che ogni giorno devono allontanarsi per chilometri da casa.

Ogni giorno devo andare a lavoro percorrendo 120 chilometri, impiegando quasi 4 ore, traffico e raccordo permettendo, uscendo di casa alle 5 del mattino e tornando alle 5 del pomeriggio. Tante volte ho avuto sonno alla guida e mi sono spaventata.

Ho chiesto alla Asl Roma 5 il ricongiungimento familiare, avendo mio marito che lavora come OSS a Colleferro mandato tra l’altro a 50 chilometri da casa essendo lui vincitore di concorso.

Non abbiamo aiuti, tra i miei suoceri e genitori invalidi residenti in Campania, non possiamo permetterci aiuti extra essendo stipendi bassi e soprattutto spendendone la metà tra pedaggi e gasolio. E la Asl che fa? Mi rifiuta la domanda per ben 2 volte”.

“Dirò di più – prosegue la lettera di “Cinzia” D’Errico – una sentenza del 14/04/2024 ha stabilito che nonostante i coniugi lavorino nella stessa provincia (perché Ostia e Guidonia sono provincia di Roma pur essendo in due zone differenti) il ricongiungimento debba essere accettato.

Chiedo quindi alla Asl Roma 5 di voler rivalutare la mia richiesta per il mio benessere psicofisico come mamma, lavoratrice e come donna.

Grazie”.

Già lo scorso 14 maggio il caso dei mancati ricongiungimenti familiari da parte della Asl di Tivoli era stato denunciato su Tiburno.Tv da Aldo Capobianchi, Dimitri Cecchinelli e Igino Rocchi, Responsabili Territoriali rispettivamente di FP CGIL, FP CISL e UIL (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

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In quell’occasione i tre sindacalisti avevano segnalato la mancata applicazione legge 151/2001 articolo 42 bis riguardante la tutela della maternità e della paternità sul ricongiungimento familiare a favore di genitori con figli minori di 3 anni in una nota indirizzata al Direttore Generale Silvia Cavalli, al Direttore Amministrativo Filippo Coiro, al Direttore Sanitario Franco Cortellessa, oltre che al Direttore Salute e integrazione Socio Sanitaria della Regione Lazio Andrea Urbani e alle Organizzazioni Sindacali Regionali.

Secondo i tre sindacalisti, sarebbero numerose le “segnalazioni da parte di genitori che lavorano nelle diverse Aziende sanitarie e chiedono in applicazione della legge il ricongiungimento familiare con figli minori di tre anni.

L’azienda sanitaria Roma 5 da diverso tempo, e sicuramente dal 2024 sta bloccando tale diritto sancito dalla legge e migliorato da sentenze della Corte Costituzionale.

Risulta incomprensibile che domande di ricongiungimento familiare temporaneo quantificabili in numero di 1 o 2 al mese siano bloccate da più di un anno in Asl Roma 5, nonostante anche la presenza di posti liberi in pianta organica parzialmente coperti da centinaia di assunzioni e scorrimenti di graduatorie concorsuali dei vari profili professionale e numerosi posti di lavoro lasciati liberi da dimissioni per pensionamenti”.

“Si fa inoltre presente – si legge sempre nella nota Capobianchi, Cecchinelli e Rocchi – che numerosi dipendenti di questa Asl, in applicazione del 42 bis sono stati temporaneamente trasferiti su richiesta in altre aziende, nonostante ciò la Asl Roma 5 non accetta in entrata il ricongiungimento di dipendenti provenienti da altre aziende sanitarie regionali.

Pertanto si chiede l’applicazione della legge, prioritaria su qualsiasi altra disposizione contraria Regionale e/o aziendale adottata dalla sola azienda Asl Roma 5, con l’immediato sblocco dei trasferimenti temporanei richiesti dai dipendenti e di sanare l’arretrato di domande presenti in Azienda”.

Ad oggi nulla è cambiato.

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