MARCELLINA – Campetto di calcio, il Comune scarica le responsabilità sugli infortuni dei bambini

La rivolta delle famiglie: “Non esiste manleva che può escludere la responsabilità su area pubblica”

Da una parte ci sono il Comune e l’associazione che gestisce l’impianto sportivo annesso al Centro anziani: entrambi chiedono l’assunzione di responsabilità ai genitori.

Dall’altra ci sono le mamme e i papà che contestano la decisione.

In mezzo ci sono i bambini di Marcellina che da due settimane assistono ad un braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e le famiglie per giocare all’interno del campetto di calcio ubicato nel giardino del centro anziani di via Tolmino 10, riqualificati nel 2023 con un finanziamento regionale di 150 mila euro.

A segnalare il caso del campetto pubblico al quotidiano on line Tiburno.Tv sono Domenica Gubinelli e Annarita Gubinelli, due delle componenti del Comitato Cittadino di Marcellina, costituito da circa due anni anche per sensibilizzare la popolazione su tematiche importanti attraverso l’informazione.

L’informativa all’utenza affissa sul cancello del centro anziani di Marcellina

L’ultimo atto della vicenda è un’informativa all’utenza – col logo del Comune di Marcellina e senza firma – affissa sul cancello del centro anziani in cui l’area viene definita “liberamente accessibile e fruibile”.

“Durante lo svolgimento dell’attività ludico-ricreativa – si legge sul foglio affisso all’esterno del Centro anziani – non viene assicurata la custodia e la vigilanza dei minori che resterà in capo ai genitori e/o a coloro che esercitano la potestà genitoriale. Il Comune di Marcellina e il Centro anziani sono esonerati da qualsiasi responsabilità, diretta e indiretta, per eventuali danni materiali, non materiali e/o spese (ivi incluse le spese legali), che dovessero derivare durante lo svolgimento delle attività ludico-ricreative”.

“Il Comune di Marcellina – si legge ancora nell’informativa – è esonerato da ogni responsabilità civile e penale, anche oggettiva, in conseguenza di infortuni cagionati a sé o a terzi e verificatisi durante l’accesso all’area ed allo svolgimento delle predette attività.

Resta inteso che durante lo svolgimento delle attività ludico-ricreative sui genitori gravano le responsabilità previste dall’articolo 2048 del Codice Civile”.

A dirla tutta, l’informativa affissa dall’amministrazione comunale sul cancello del Centro anziani fa seguito alle proteste sui Social network da parte dei membri del Comitato Cittadino di Marcellina dopo un fatto avvenuto lo scorso mercoledì 10 settembre.

La dichiarazione di manleva del Centro anziani da far firmare alle famiglie dei bambini

Secondo il racconto delle rappresentanti del Comitato, quel giorno ad un gruppo di bambini arrivati al campetto per giocare è stato consegnato un foglio da far firmare alle famiglie e da restituire alla “APS Centro anziani Marcellina”, l’associazione alla quale il 30 giugno 2022 con la delibera numero 17 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - il Consiglio comunale ha affidato la gestione del Centro anziani e del campo annesso con apposita convenzione (CLICCA E LEGGI LA CONVENZIONE).

LEGGI ANCHE  GERANO - Inaugurato il campo da calcio riqualificato con i fondi PNRR

Quel foglio consegnato ai bambini altro non era che una dichiarazione con la quale mamme e papà si assumono ogni e qualsiasi responsabilità sia civile che penale, “sollevando l’Amministrazione Comunale di Marcellina e il Centro Sociale Anziani Marcellina Aps da ogni responsabilità o controversia anche giudiziaria, in ordine ad eventi dannosi diretti ed indiretti di qualsiasi origine che dovessero verificarsi a persone, animali o cose nel corso delle attività sportive”.

“Prevedeva l’assunzione di responsabilità completa dei genitori in caso di dolo, anche dovuto a possibili situazioni di pericolo presenti – spiegano i membri del Comitato Cittadino di Marcellina in un comunicato al quotidiano Tiburno.Tv – In caso contrario non avrebbero potuto giocare nel campetto presente all’interno dell’area pubblica.

Successivamente, recatisi il giorno dopo di nuovo nell’area per poter giocare senza avere riportato il foglio firmato, ad un gruppo di bambini è stato impedito di giocare a pallone nel campetto riqualificato da poco con risorse pubbliche, cosa non avvenuta invece nei confronti di altri bambini che avevano riportato il foglio compilato e firmato!

Reputiamo questo gesto gravissimo perché è stata messa in atto una chiara discriminazione che ha creato un notevole disagio ai bambini stessi!”.

“Una azione indegna perpetrata nei confronti dei nostri figli, che ha portato al diniego di uno spazio pubblico dato in gestione dal Comune di Marcellina all’associazione di promozione sociale (APS) degli anziani – prosegue il Comitato Cittadino – Ricordiamo che tra le attività da svolgere dal centro anziani sono previste quelle di scambio culturale e intergenerazionale come da articolo 2 della convenzione sopracitata e allora perché esponenti del centro anziani, su suggerimento di alcuni amministratori comunali come da loro raccontato, impediscono ai bambini di giocare in un campetto pubblico?”.

“Sempre all’articolo 8 della convenzione – fanno notare i membri del Comitato – vi è riportato che è fatto obbligo all’APS degli anziani di stipulare specifica polizza assicurativa comprensiva della responsabilità civile verso terzi proprio per permettere a tutti i cittadini, in particolar modo i bambini, che vengono a giocare di usufruire degli spazi pubblici compreso il campetto da calcio.

Pertanto la dichiarazione che state chiedendo ai genitori di sollevare il centro sociale anziani e il comune di Marcellina da ogni responsabilità o controversia giudiziaria risulta infondata e lede i diritti dei cittadini soprattutto di quelli più piccoli, compresa la violazione della privacy con la richiesta di dati sensibili senza sapere dove vanno a finire”.

“Vogliamo sperare – si legge ancora nel comunicato – che quanto sta accadendo non sia dovuto ad una mancanza assicurativa verso terzi prevista da chi gestisce il luogo e dall’amministrazione comunale che dovrebbe controllare il rispetto della convenzione e comunque sostenere l’APS nel garantire la sicurezza dei cittadini, aiutandola con un contributo economico maggiore, considerando che il proprietario dell’intera area è sempre il Comune.

Oltretutto all’interno del centro, persone esterne e non iscritte più volte durante questi tre anni, hanno organizzato manifestazioni, eventi ricreativi – culturali e di ballo, prove majorette.

Alla luce di questo ci domandiamo come mai non è stato impedito loro l’accesso senza la sottoscrizione della dichiarazione invece richiesta ai nostri bambini?”.

L’ultimo affondo del Comitato Cittadini sull’informativa affissa sul cancello del Centro anziani in cui “si ricordano le responsabilità dei genitori sui minori, che tutti sanno quali essere e che cari amministratori, ci sono per ogni luogo pubblico, non solo per il centro anziani di Marcellina”.

“Questo ci sembra proprio il modo di mettere una “toppa” alle azioni poco trasparenti che hanno leso i diritti dei bambini e che hanno creato già una discussione sui social – conclude il comunicato del Comitato – Nei paesi limitrofi si creano attività e si realizzano strutture pubbliche a norma che i bambini possono utilizzare per giocare così che le famiglie stiano più serene e tranquille mentre a Marcellina una delle poche aree che si ha per i nostri figli sembra essere gestita come se fosse un’area privata, per nascondere magari, qualche mancanza gestionale dell’area.

Per quanto sopra esposto il Comitato di Cittadini di Marcellina, chiede al Sindaco, a tutta la maggioranza e al Direttivo del centro anziani, di conoscere le motivazioni che hanno portato a discriminare i bambini, con la speranza che non accada mai più e ripristinare immediatamente la regolarità ricordando che il campetto è pubblico e che non esiste nessuna manleva che può escludere la Vostra responsabilità civile o penale riguardo un’area pubblica, a prescindere dalle responsabilità che ogni genitore ha sui propri figli.

Per finire auspichiamo che non finisca tutto nel dimenticatoio, com’è successo per tutte le precedenti richieste di chiarimento inviate per email dal comitato al protocollo del comune (rifiuti CIM, antenne) che i cittadini avevano il diritto di pretendere!”.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.