Guidonia – Per il museo di Montecelio una promessa di Piano miracoloso finanziata per 74 mila euro

A leggerlo di getto sembra una tesi di laurea da 110 e lode. Di getto devono averlo analizzato pure il dirigente e l’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione se nel giro di quarantott’ore sono riusciti ad approvarlo. Si chiama “Programma di marketing territoriale culturale e progetto di comunicazione” relativo al polo museale dell’ex convento di San Michele a Montecelio, è un piano da 74 mila euro proposto da Basenatura, la srl amministrata da Fabio Strada e con sede in via del Passeggio 13. Il fine è promuovere non soltanto il museo “Rodolfo Lanciani”,  ma addirittura l’intero territorio, proponendo attività culturali e ricreative, migliorandone l’efficienza e le potenzialità in un’ottica di valorizzazione turistica e valoriale col conseguente incremento della crescita economica.

Insomma, un progetto ambizioso a tal punto che Strada lo ha protocollato in Municipio l’11 dicembre scorso all’attenzione del dirigente Aurora Mancaniello e dell’assessore Enrico Scattone e il 13 con la determina numero 222 si è visto accantonare i 74 mila euro già stanziati in Bilancio a luglio per le attività culturali al San Michele.
Ambizioso sembra pure il piano economico stimato su 12 mesi di attività. Basti pensare che 25 mila euro servono solo per la progettazione operativa, strategica e il cronoprogramma. Altri 19 mila 500 per la progettazione e la realizzazione del calendario di visite guidate sul territorio di riferimento rivolte ad istituti della provincia di Roma e di Rieti con 20 pacchetti, compresi guide, operatori e bus Gran Turismo andata e ritorno, comprensiva di assicurazione. Ce ne sono altri 9 mila per 500 Dvd con un video promozionale in alta qualità della durata di 20 minuti. E ancora: 6 mila 500 per il coordinamento operativo e la gestione dei rapporti con la rete locale, 4.500 per stampare 5 mila brochure, 5 mila dossier e 2.500 pieghevoli; 4 mila per l’ufficio stampa; 3 mila per realizzare e gestire il sito; 2 mila 500 euro per progettare il logo e relative brochure.
Ambiziose pure le 21 pagine di prosa, farcite di un linguaggio altamente accademico, troppo accademico per essere vero e di facile comprensione con una lettura rapida.
Tant’è che spuntano frasi intere praticamente tolte di bocca a luminari del settore. Tanto per fare un esempio nella premessa del progetto Basenatura srl a pagina 4 spiega cosa sia il marketing territoriale, i suoi presupposti e i suoi obiettivi.
Frasi ben assestate e convincenti che ricordano quelle usate da Marcello  Sansone, docente dell’università di Cassino, per presentare il suo corso di Marketing territoriale nell’anno accademico 2010-2011: brani praticamente identici, ad eccezione di un “che” cassato, di quel “è tale perché” cancellato e di “ che lo rendono unico” omesso.
Un caso? Forse. Forse Fabio Strada ha utilizzato inconsapevolmente le stesse parole del prof? Ma quando i casi della vita diventano due, si comincia a sentire “puzza di copiaggio”.
Basta leggere pagina 5 della premessa al progetto in cui vengono snocciolati brand, marketing, target, audience: belle parole e ottima prosa, se non fosse che le aveva già usate l’assessorato alle Attività produttive e Turismo della Provincia di Crotone in “Linee guida del progetto marca territoriale per il sistema turistico”, una ricerca effettuata dalla milanese Key People nel 2006 dal titolo “Realizzazione di una Marca Territoriale per il sistema turistico della Provincia di Crotone” commissionata dall’assessore Francesco Pugliano e dal dirigente Vito Barresi nel 2005.
Ebbene a pagina 16 nel secondo paragrafo dedicato a “Il marchesato di Crotone e le protomarche territoriali” campeggiano le stesse frasi “pare pare”. In cosa consista il progetto e quali benefici porti al territorio non si è capito.

Marcello Santarelli

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