Dopo aver eliminato i rifiuti che la circondavano e rimodellato la siepe sono state piantate alcune piante di ciclamini.
Un altro momento di sistemazione è stato dedicato, poco distante, a quel che resta del devastato monumento a Santa Sinforosa, la cui croce pericolante è stata legata all’incastellatura per evitarne la caduta in attesa che chi di dovere la consolidi.
Successivamente sono state ripulite da cicche e rifiuti di ogni genere tutti i vasi ornamentali presenti lungo piazza Rivarola, via di Ponte Gregoriano, via Palatina, piazza Plebiscito e via del Trevio.
Per ricordare ai tiburtini che la responsabilità del degrado è di chi non pulisce pur avendone obbligo e competenza, l’Asa, ma anche dei cittadini incivili, sono stati posizionati trenta cartellini che in modo ironico invitano a rispettare le piante ed a gettare i rifiuti negli appositi cestini.
“Alla prima azione ne seguiranno altre – ha commentato il portavoce del Movimento Urbano Barberini -, di ubbidienza e disubbidienza civile, per dimostrare che si può rendere a Tivoli, con un minimo impegno di tutti, una immagine più degna. Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato ed a coloro che hanno espresso simpatia e solidarietà. Analogo ringraziamento va esteso alle donne ed agli uomini della Polizia locale in servizio che hanno seguito con discrezione l’intervento dei volontari di Viva Tivoli. A tutti diamo appuntamento, e dovremo essere moltissimi, per sabato 11 gennaio alle ore 14, davanti ad un altro, devastato, luogo simbolo della città: Ponte Lucano ed il Sepolcro dei Plauzi”.
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