Guidonia – Strisce blu, il “grattino” nuovo non c’è. Ma le sanzioni illegittime fioccano

 – come Andrea Terzulli e Rita Cecchetti – che facendo ricorso non solo sono riusciti a farsi annullare le multe, ma pure a ottenere il pagamento delle spese processuali a carico dell’Ente.
Il Tribunale è stato chiaro: la sosta a pagamento è lecita se non intralcia lo scorrimento del traffico, senza contare che pure la segnaletica verticale di viale Roma è illegittima perché sul retro non riporta l’ordinanza istitutiva della fascia blu. Sarà per questo che i verbali nel 2013 sono drasticamente calati rispetto ai due anni precedenti, dagli attuali 346 ai 1.207 del 2012 fino ai 2.275 del 2011. Automobilisti più diligenti? O vigili urbani più clementi, consci che se tutti impugnassero le sanzioni le casse comunali rischierebbero il default? Fatto sta che nelle prime settimane del 2014 gli agenti sono tornati alla carica, setacciando il centro cittadino, nonostante i nuovi “grattini” per la sosta a pagamento non siano stati stampati. Tant’è che i punti vendita sono stati invitati ad esaurire quelli del 2013. Molti automobilisti non si sono fidati e hanno continuato a girovagare in cerca dei tagliandi 2014, trovando al ritorno una contravvenzione stampata sul parabrezza.
Qualcuno ha provato a salvarsi, esponendo sul cruscotto un cartello per denunciare l’impossibilità di trovare i biglietti. Altri hanno preferito andar via, dissuasi anche da chi, come i titolari del bar Lanciani, ha segnalato con un messaggio in vetrina il pericolo contravvenzioni. Insomma, il caos totale, almeno fino a mercoledì 22 gennaio quando i “grattini” aggiornati sono arrivati a uno dei punti vendita, la tabaccheria Giansanti di piazza Baracca, mentre in quella di Fabrizio Vitale a viale Roma 32 quelli dell’anno passato non sono ancora esauriti. I cittadini, almeno coloro che non sanno che le strisce blu di viale Roma sono illegittime, preferirebbero l’installazione dei dispositivi elettronici. Tanto per essere “gabbati” con più stile.

Giuseppe Sordo

 

 

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Nel 2013 solo 346 verbali

Un maggiore senso del dovere dei cittadini o una tolleranza più larga da parte dei vigili una volta che il Giudice di Pace aveva dichiarato l’illegittimità delle strisce blu? I numeri parlano chiaro. Nel 2013, i verbali comminati per mancata esposizione della ricevuta comprovante il corrispettivo pagato nelle strisce blu sono stati 346, garantendo soli 8.816 euro nelle casse del Comune.
Un’inezia, se si confronta questo dato con quelli dei due anni precedenti. Nel 2012 i verbali per la presunta violazione dell’articolo 7/1 del Codice della Strada erano stati molti di più: 1207 per un introito di 29 mila 946 euro, mentre nel 2011 addirittura 2275 corrispondenti a un guadagno per l’Ente pari a 55 mila 323 euro.
Una sensibile diminuzione di multe che non si riscontra per le altre violazioni. Costanti infatti i dati relativi ai divieti di sosta (1075 nel 2011, 1012 nel 2012, 894 nel 2013), i divieti di sosta con rimozione forzata (823, 1058, 921), la sosta in corrispondenza dell’attraversamento pedonale (196, 201, 188) e la sosta in presenza di un passo carrabile (86, 87, 75). La statistica è quanto meno anomala. Semplice coincidenza?

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