Ponte di Nona – “Memorial Augello”: vincono i piccoli della Juventus

I giovanissimi giocatori della Juventus portano a casa la coppa del primo torneo internazionale di calcio Roma est, “Memorial Giuseppe Augello”. Si è conclusa così, domenica 22 giugno, con il Napoli battuto 2 a 1 in finale, la prima gara di calcio, dedicata ai più piccoli, e intitola ad un personaggio che ha speso gran parte della propria vita ai ragazzi delle periferie di Roma.

 

Il torneo

I protagonisti sono “calciatori in erba” nati nel 2001 e 2002. Sono arrivati da Palermo, Napoli, Firenze. Ma anche da Londra e dall’Ucraina. Questi solo alcuni dei colori che caratterizzano il primo torneo internazionale di calcio “Roma Est – Memorial Giuseppe Augello”. Il “fischio di inizio”, del 19 giugno ha visto sfilare le squadre in campo, tra gli applausi di tifosi, e curiosi, in tribuna. Fino al 22 giugno si “scontreranno” sui campi dell’impianto sportivo del Gdc Ponte di Nona, per una manifestazione sportiva certo, ma anche per rendere omaggio ad una personalità conosciuta nelle periferie della Capitale. “Mio padre ha sempre sostenuto che il calcio possa avere anche un beneficio sociale – racconta Andrea Augello, figlio di Giuseppe, a cui è stato dedicato il torneo -. Solo così si può dare nuova linfa a quei quartieri disagiati, che troppo spesso sono teatri di tragedie destinate alla cronaca nera”. “L’idea è nata già un anno e mezzo fa e finalmente siamo riusciti a realizzarla – dice Camillo Carlini, l’altro organizzatore della manifestazione -. È straordinario vedere come anche le società lontane abbiamo accolto con entusiasmo la cosa. Penso ai ragazzi dello Shakhtar Donetsk arrivati dall’Ucraina con molte difficoltà”.

Le squadre in campo: Roma, Lazio, Fiorentina, Siena, Napoli, Juventus, Genoa, Udinese, Spezia, Latina, Palermo. Dall’estero Crystal Palace di Londra e l’ucraina Shakhtar Donetsk. Spazio anche alle dilettantistiche Ponte di Nona, Valle Aurelia e Sansa. “La cosa che più ci ha dato soddisfazione – dicono gli organizzatori -, è proprio quello di essere riusciti a portare un’iniziativa come questa in un quartiere difficile di periferia, del VI municipio, con l’intento di darne un’immagine diversa rispetto al consueto degrado. Il calcio come strumento del sociale”. Ed è forse il giusto ricordo che si può consegnare a Giuseppe Augello, che ha speso una vita intera a questo scopo.

Veronica Altimari

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