Ponte di Nona – Oltre 70 rifugiati “chiusi” nel centro.”Facciamoli lavorare”

L’idea è quella di mettere in piedi un tavolo di confronto con le cooperative per formulare un programma di lavoro e inclusione sociale nel municipio. “In questo modo potremmo garantire la necessaria inclusione sociale, all’interno del territorio, attraverso dei piccoli lavori di manutenzione”, spiega Veronica Mammì del Movimento cinque stelle, e vice presidente commissione Servizi sociali

Sono duecento i richiedenti asilo che, nell’ultimo mese, sono stati accolti nelle strutture del VI municipio. 122 sono ospiti nella struttura di Torre Maura, raggiungendo il numero di 240. mentre a Ponte di Nona sono in tutto 74. Ragazzi provenienti per lo più dal nord Africa, Mali, Senegal, Somalia, Nigeria. Tutti con una storia, e la speranza di ottenere la tutela internazionale per raggiungere le loro ultime destinazioni, nella maggior parte dei casi, Francia e Germania. Ma per la prima commissione preposta al riconoscimento umanitario, passano mesi, in alcuni casi anche un anno. Ecco perché in piena emergenza sbarchi, i centri di accoglienza aprono come funghi, soprattutto nelle periferie della città. E gli uffici del mini sindaco si riempono di segnalazioni e reclami di cittadini che vedono questa come una “vera e propria invasione”. Da qui, l’idea di Daniele Grasso, presidente della commissione municipale ai Servizi sociali, di effettuare un sopralluogo a sorpresa, poco più di una settimana fa, all’interno dei due centri. Per conoscere gli ospiti, ma anche il lavoro che svolgono le cooperative.

Veronica Altimari

 

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