Tivoli – Stop alla Nathan dal Mibact. Mezzaroma pronta a chiedere 90 milioni di danni

ma. Lo “stop alla Nathan” dichiarato ieri dal ministro ai Beni Cuturali, Dario Franceschini, che in risposta ad un’interrogazioane alla Camera, ha sottolineato che “ci sono i presupposti di legge per rivedere gli atti approvati finora”, l’ha mandata su tutte le furie. Una reazione prevedibile, visto che da quando si è riaccesa la discussione intorno a questa lottizzazione, a pochi passi da Villa Adriana, l’azienda guidata dalla Mezzaroma ha incassato una valutazione negativa dall’Unesco prima, e dal Mibact poi.

“Sono rammaricata e ancora fermamente convinta che il mio sia un progetto di riqualificazione per un territorio ferito – dice l’ad del gruppo Impreme -. ”Amministro un’azienda che ha un indotto di mille dipendenti non posso metterla in difficolta”’, dice, ricordando che a suo favore c’e’ anche un pronunciamento del Tar, che nel 2006 le ha dato ragione, con un risarcimento danni stimato intono ai 90 milioni di euro. ”Ma sono veramente amareggiata, soprattutto perchè sono sempre più convinta che il nostro progetto, firmato dall’architetto Paolo Portoghesi, non sia stato capito”. Un progetto che secondo la Mezzaroma avrebbe restituito bellezza e valore in una zona ad oggi abbandonata e degradata.

“Abbiamo cercato per questo un confronto con le istituzioni, ma non siamo mai riusciti ad averlo – conclude -, nennemo con il MIbact da cui ci è stato detto che il Ministro non era disposto ad incontrarci per parlare con noi del piano di lottizzazione”. 

 

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