Guidonia – Omicidio Rosina Raffaele, arrestata la nipote

La donna, figlia di un fratello della vittima, ha confessato l’assassinio dopo esser stata messa alle strette dalle indagini portate avanti dalla squadra investigativa della Polizia di Tivoli e Guidonia diretta da Mariella Chiaramonte e dalla squadra mobile di Roma, coordinate dal pm di Tivoli Stefania Stefanìa.
Attualmente si trova nel carcere romano di Rebibbia con l’accusa di omicidio volontario.

Nel pomeriggio di oggi sarà intanto eseguta l’autopsia sul corpo della vittima, poi la salma potrà essere affidata alla famiglia per il funerale.

L’assassinio
Lucia Raffaele era andata a trovare sua zia, sorella del papà morto da anni, nonostante i rapporti familiari non erano dei più sereni. In passato infatti c’erano stati dei dissapori tra le famiglie tanto che i contatti tra parenti erano ormai ridotti al minimo. La 41enne di Villalba, madre di due ragazze, è nota alle forze dell’ordine per precedenti legati a stupefacenti e quando nella tarda mattinata di martedì era andata a trovare la zia 74enne non è escluso che potesse essere sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. 
L’anziana quando ha visto la nipote l’ha fatta entrare in casa, le ha preparato e offerto il caffè. Poi in pochi minuti la feroce aggressione, probabilmente, ma qui gli accertamenti sono ancora in corso, dovuta ad un’accesa discussione sempre legata ai rapporti tra le famiglie. Quello che pare sia scontato è che all’origine della tragedia non ci siano stati motivazioni legate a fattori economici.
In pochi istanti la 41enne avrebbe afferrato prima un coltello con cui ha colpito almeno due volte la 74enne tramortendola, poi una volta a terra ha preso un martello trovato in casa e avrebbe inferito più volte contro l’anziana fino ad ucciderla e lasciarla in una pozza di sangue sul pavimento. Con il corpo senza vita della zia, Lucia avrebbe poi aperto qualche cassetto dei mobili dell’appartamento probabilmente per inscenare un tentativo di furto o magari per mettersi a cercare qualcosa. Poi con grande lucidità, avrebbe raccolto martello, coltello e la tazzina di caffè da cui aveva bevuto per allontanarsi e tornare a casa sua.
Praticamente ogni oggetto che aveva toccato aveva cercato di farlo sparire dalla scena del delitto, ed è stata proprio lei a far ritrovare il tutto agli inquirenti indicando il cassonetto dell’immondizia vicino casa sua a Villalba dove aveva nascosto insieme alle armi anche i vestiti sporchi di sangue, tutto chiuso in un sacco di plastica.

 

Le indagini e l’arresto
20141009 130613A condurre gli inquirenti sulle tracce dell’assassina è stato un testimone che ha descritto di aver visto una giovane donna allontanarsi dall’abitazione della sarta nella fascia oraria in cui si presumeva sia stato commesso l’omicidio. Il cerchio delle indagini si era sin da subito stretto attorno ai familiari della vittima, sia perché la 74enne aveva aperto la porta della sua abitazione ad una persona che evidentemente conosceva molto bene e di cui si fidava, sia perché l’efferatezza del delitto faceva ipotizzare un delitto d’impeto. Mai Rosina avrebbe potuto pensare che stava per accogliere in casa quella che di lì a poco si sarebbe trasformata in un feroce assassino.
L’arresto della donna è avvenuto ieri pomeriggio, mercoledì 8 ottobre, alle 18 circa nel complesso delle case popolari via largo Trieste 14 a Villalba. Pare che alla vista delle volanti della Polizia la donna avrebbe tentato di sfuggire alla cattura rifugiandosi sulla terrazza della palazzina, ma gli agenti l’hanno bloccata subito dopo. Lucia Raffaele è stata fatta uscire dalla palazzina accanto incappucciata, insieme ad un’altra donna, risultata estranea alla vicenda.
Messa sotto torchio nell’interrogatorio ha confessato il delitto la scorsa notte. La donna è stata costretta a ricostruire nei dettagli quanto successo quel martedì. Una descrizione gelida e lucida di quanto compiuto: “Ha parlato male dei miei genitori morti” avrebbe detto agli inquirenti. Frasi che hanno scatenato la furia omicida della donna che alle offese rivolte in particolare alla madre ha reagito scatenando la propria rabbia contro la zia, fino a vederla esalare l’ultimo respiro.

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