Gerarda, Elisa e la piccola Valentina, “I nostri doni di Natale fatti a maglia e uncinetto”

di Rara Piol

IMG 1658Gerarda ed Elisa Cardillo sono due sorelle fontenuovesi originarie di Potenza, fortemente legate dalla passione per tutto ciò che riguarda l’arte del cucito e non solo: entrambe nonne solari, amanti della musica classica e cultrici della filosofia e meditazione orientale. La sorella maggiore, classe 1945, impiegata comunale, quando non lavora passa il suo tempo libero tra l’uncinetto e la lettura di un buon libro. Elisa, più piccola di dodici anni, è casalinga a tempo pieno e mamma di due figli, ha sempre sognato di diventare una stilista, sogno che ha trasmesso alla sua prima nipote Valentina, 9 anni (figlia di sua figlia), alla quale piace disegnare e fare l’uncinetto, fan appassionata della giovane e talentuosa Ariana Grande, cantante e attrice statunitense di origini italiane, protagonista della sit-com “Sam & Cat”. 

 

Gomitoli di cotone colorati sul tavolo del salone che, come per magia, si trasformano in borse, cesti e decorazioni per la casa, presine a forma di stella natalizia rosse e argento, farfalline e fiori delicati da appendere all’albero e uno speciale servizio da tea in fettuccia… Così, IMG 1601aspettando il Natale, passano i loro pomeriggi liberi le due sorelle di Fonte Nuova Gerarda ed Elisa, insieme alla nipote Valentina, un talento di 9 anni, già autrice di bellissime creazioni a maglia. “Tutti possono imparare – spiegano – ma l’ingrediente segreto è la passione”. Un’arte, quella del cucito, della maglia e dell’uncinetto, che la famiglia Cardillo tramanda di generazione in generazione e che svela, nel rispolverare il mestiere di un tempo, l’importanza di realizzare con le proprie mani qualcosa di veramente unico e speciale.

 

Sorelle unite da molte passioni comuni, prima fra tutti quella per il cucito e la maglia. Come nasce?

Gerarda: Quando avevo più o meno 6 anni in collegio mi imponevano di ricamare e proprio per questo non amo farlo, nonostante lo sappia eseguire a regola d’arte. Così, dato che ero troppo piccola per maneggiare i ferri, ritenuti ovviamente pericolosi, ho imparato a lavorare a maglia di nascosto, guardando le ragazze più grandi e utilizzando le aste degli ombrelli.

Elisa:   Gerarda per me è come una seconda “mamma”, abbiamo dodici anni di differenza. E’ lei che mi ha insegnato tutto quello che so sul cucito, lei mi ha avvicinato alla filosofia orientale quando avevo trent’anni e la mia vita è cambiata radicalmente e in maniera più che positiva. Per questo abbiamo un legame così speciale.

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Qual è stata la vostra prima creazione?

G: Ricordo che quando avevo quindici anni mia madre mi rimproverava perché secondo lei sprecavo molta stoffa, mentre mio padre era convinto che sbagliando avrei imparato. Così un giorno, nel sentirmi una sarta provetta, cucii una camicetta per mia nonna: gliela feci provare e, essendo leggermente grande, cominciai a tagliarle il tessuto mentre l’aveva ancora indosso. Beh, vi lascio immaginare quanto sia rimasto della camicia… però ho imparato e con la stoffa azzurra che mi comprò mio padre qualche tempo dopo, mi feci un bellissimo tailleur.

E: Da piccola facevo delle borse all’uncinetto ritagliando piccole strisce di buste di plastica colorate. Ricordo che il primo maglione fu un regalo per il mio fidanzato e poverino, nonostante fosse corto e con le maniche lunghissime, continuava a ripetermi che era bellissimo pur di non farmi dispiacere.

 

Partire da un filo e realizzare un’idea, che cosa si prova?

Ci si sente soddisfatti e felici, perché ciò che avevi fotografato nella tua mente è lì davanti ai tuoi occhi, ma soprattutto l’hai realizzato tu, con le tue mani. E poi è meraviglioso passare il tempo insieme ai nipoti o alle amiche che desiderano imparare, è un ottimo modo per stare in compagnia senza accendere la televisione.

 

IMG 1626Elisa, la tua nipotina ha solo 9 anni ed è un’ allieva bravissima!

E’ vero, Valentina è stata una incredibile scoperta. Ha iniziato per gioco e dopo pochissimo tempo ha realizzato un centrino. Ma il suo secondo lavoro è stato ancora più sorprendente: una sciarpa di lana con fiore (in foto) che ha poi regalato alla sua mamma.  

 

Valentina, quanto ti piace lavorare la maglia ?

Tantissimo, da grande voglio fare la stilista! Mi piace molto disegnare modelli di abiti e quando ho finito la sciarpa per mamma ho chiesto a nonna che cosa fosse quella sensazione che provavo alla bocca dello stomaco, e lei sorrideva molto. Allora ho capito che ero felice per quello che avevo realizzato.

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Gerarda, torna in voga un’arte che si insegnava per “avere in tasca un mestiere”.

E’ proprio così, soprattutto in un momento così di crisi così delicato. Perché non provare a realizzare qualcosa che è esposta nelle vetrine di un negozio con un cartellino “salato” e pagarla tre volte meno? Non solo, oggi grazie a youtube e ai tutorial che vengono caricati sul web, imparare è molto più facile. Ho sempre realizzato abiti e costumi di carnevale per i miei figli e ho continuato a creare anche per i miei nipoti. Imparate, soprattutto in vista del Natale: regali originali e a basso costo.

 

IMG 1620A proposito delle feste natalizie, come le passerà la famiglia Cardillo?

Tutti insieme intorno alla tavola del cenone a casa mia, la sera della vigilia. Quest’anno ai fornelli ci pensano gli uomini: lo chef di casa, mio marito Franco, cucinerà un ottimo menu di pesce, con la sua portata speciale alla crema di scampi. E non mancherà il dessert, un fantastico panettone artigianale preparato dal papà di Valentina, il pasticcere di famiglia.   

 

E sotto l’albero?

I nostri regali artigianali! Perfino l’albero sarà decorato con fiori, farfalle e stelle all’uncinetto. I nostri ospiti scarteranno una borsa o un cesto per il bagno in fettuccia, una sciarpa colorata di lana, un cappello morbido e caldo, tutto fatto a mano e con il cuore.

 

Salutiamoci con un augurio e un proposito per l’anno nuovo.

G: I miei auguri speciali vanno a mia figlia Adriana, in America con le mie tre meravigliose nipoti, e a mia figlia Francesca, a Londra con suo marito. Al più piccolo, Emanuele, li farò di persona il giorno di Natale, quando verrà a pranzo con le mie altre due bellissime nipotine.

E: Il mio pensiero va a tutte quelle persone che hanno bisogno di amore e che sono meno fortunate di me. Io sono felice e spero di conservare tutta la serenità che ho in questo momento, ma soprattutto di trasmetterla a chi mi circonda.

 

 

 

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