A causa della crisi, quest’anno le copie stampate e che verranno distribuite sono solo ottocento. Gli organizzatori sono sempre gli stessi: Romeo il barbiere, Claudio il fotografo, l’associazione dei commercianti di via Amendola e l’associazione Li Zuffiatelli.
Quest’anno il tema scelto è quello delle vecchie squadre di calcio. Nelle foto storiche in bianco e nero vede l’inaugurazione del campo sportivo parrocchiale avvenuta nel 1954, con don Vincenzo D’Emidio, ma anche Plinio Finozzi a cui è stato dedicato quel campo di calcio, lo sfortunato calciatore del Mentana che morì dopo aver bevuto una bibita fredda alla fine di una partita giocata a Palombara Sabina.Ci sono le prime squadre di calcio del dopoguerra, ma anche le più recenti dove si vede un giovanissimo sindaco Altiero Lodi e altri personaggi conosciuti in città. Sono molti anche i calciatori che non hanno ancora un nome e cognome, per questo motivo anche quest’anno i commercianti chiedono a chi si riconosce di rivelarsi e presentarsi dagli organizzatori dell’iniziativa.
I detti in dialetto mentanese
Immancabili anche i detti mentanesi che accompagnano ogni mese del calendario. “Chi ara co le vacchi e vanga co le femmine, nce tererà mai né granu né vinu da venne” oppure “L’avaru. Lu tirchiu e lu taccagnu tengu nsassu pe core, nconusciu amore e pure dalle disgrazie trau guadagnu” e ancora “Chi nasce poveru essefà riccu pefforza cambia li vestiti, mannò la scorza”.