Motivo di una presa di posizione così netta sarebbero le “gravi irregolarità che compromettono lo svolgimento dell’ordinaria amminsitrazione” come è stato specificato dai consiglieri grillini Sebastiano Cubeddu e Giuliano Santoboni (nella foto) al presidente del Consiglio, Marco Bertucci, al momento della richiesta di scioglimento. Il riferimento è alla posizione del dirigente all’Urbanistica, Umberto Ferrucci, coinvolto dalla sentenza penale del 17 luglio 2013 che ha portato alla condanna in primo grado con reclusione ad otto mesi per abuso d’ufficio.
“Chi ha avuto guai con la giustizia è incompatibile per ruoli di vertice”
“La presa di posizione del Movimento Cinque Stelle – spiegano – deriva dalla richiesta già presentata nello scorso Consiglio comunale nella quale si evidenziava l’incompatibilità di mantenere ruoli apicali nell’amministrazione pubblica per coloro che avessero avuto guai con la giustizia. In particolare, l’articolo 3 del decreto legislativo 39/2013 stabilisce che ai soggetti condannati per reati contro la pubblica amministrazione non possono essere attribuiti incarichi dirigenziali, interni ed esterni nelle pubbliche amministrazioni….” e l’art. 7 del Regolamento Comunale anti corruzione nel quale si legge che “tutti coloro che sono stati condannati , anche con sentenza non passata in giudicato, non possono far parte di commissioni per affidamento lavori, forniture di beni e servizi”.
I consiglieri grillini salutano e lasciano l’Aula
In Consiglio i rappresentanti del Movimento hanno abbandonato l’aula perché “la gravità della situazione – hanno spiegato in una nota – è anche dovuta al fatto che tutti gli atti firmati in violazione della normativa sull’inconferibilità sono nulli per legge, come sanziona l’art. 17 del D.lgs. 39/2013 e che viene di conseguenza compromesso il normale e corretto svolgimento della funzione amministrativa. Basti pensare ad assegnazioni come il servizio di tesoreria o anche quello sulle migliaia di pratiche di abusivismo”.
Pronta la richiesta di scioglimento al prefetto
“Il paradosso che si è venuto a trovare – proseguono dal Movimento – è ancor più incredibile se si pensa che stiamo parlando di provvedimenti giudiziari del luglio del 2013 ai quali avrebbero dovuto seguire azioni immediate dell’amministrazione e del Responsabile alla Trasparenza e Anti-corruzione. E’ chiaro che trasmetteremo la richiesta al prefetto e ci aspettiamo che anche la presidenza del Consiglio, che abbiamo appositamente coinvolto come massimo esponente dell’assise Comunale, voglia farlo proprio per tutelare il corretto funzionamento della macchina amministrativa”.