Guidonia – Dal campo nomadi truffava vittime con false vendite on line

La vittima interessata alla vettura ha denunciato il tizio all’ufficio di Polizia di Guidonia, e dalle indagini scattate immediatamente gli investigatori sono risaliti ad un uomo già noto alle forze dell’ordine che in diverse occasioni era riuscito a mettere a segno altre truffe on line accumulando un bottino di circa 7.000 euro in bonifici. Il tutto gestito da un campo nomadi a Reggio Emilio dove l’uomo, P.T., è stato rintracciato e denunciato per truffa dalla Polizia.

 

La richiesta di soldi per assicurarsi la priorità dell’acquisto

La donna dopo aver visto l’annuncio su un noto sito di compravendita dell’usato, ha contattato il venditore per avere più informazioni sull’auto d’epoca. In risposta l’inserzionista le ha spiegato che l’auto in questione, munita di documenti originali, era stata messa in vendita in seguito alla morte del proprio genitore informandola inoltre di aver ricevuto molte telefonate da parte di potenziali acquirenti interessati e che quindi avrebbe venduto l’auto a chi per primo avesse manifestato un “concreto” interesse.

A questo punto la donna, interessata a comprare l’auto, ha acquisito tutti i dati necessari per effettuare un bonifico di 200 euro nei confronti di T. P. quale acconto per l’acquisto, con la promessa da parte del venditore di fornire entro la giornata le foto della targa dell’autovettura, nonché i documenti del veicolo. Quindi, eseguita l’operazione bancaria l’interessata ha inviato la ricevuta del bonifico presso l’ indirizzo e-mail dell’uomo.

 

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La scoperta del raggiro
Il giorno successivo, l’acquirente ha cercato più volte di contattare il proprietario dell’Alfa Romeo senza alcuna risposta. Solo in serata ha ricevuto un messaggio da parte di questo con il quale la informava di essere impossibilitato ad inviare le foto promesse in quanto impegnato con il lavoro. Ciò ha fatto insospettire l’acquirente che ha proceduto a delle verifiche sul web. Qui ha scoperto che le stesse fotografie erano tratte da un sito specifico di auto sportive che le aveva pubblicate già nel dicembre del 2011.

 

Dopo la denuncia alla Polizia, indagini approfondite hanno scoperto che l’uomo era in possesso di un lungo elenco di ricariche effettuate da terze persone, a dimostrazione della costante attività illecita messa in atto dallo stesso e che ha permesso all’uomo di ottenere circa 7.000 euro in bonifici. Poi il blitz degli agenti fino a Reggio Emilio dove il truffatore è stato individuato e denunciato.

 

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