Ma non c’è stato nemmeno il tempo di stappare la prima bottiglia di spumante però che dai vertici sovracomunali del Pd è arrivata la doccia gelata: tutto da annullare, il ballottaggio non era mai stato autorizzato e a questo punto il candidato lo sceglieranno direttamente a tavolino dai salotti romani. Facile immaginare la bufera in corso in queste ore a Palombara tra sostenitori, e non solo, del Partito democratico.
Così domenica 22 il ballottaggio Marroni-Nardecchia
Al primo turno Marroni aveva preso 539 preferenze, Vallocchia 670. Al secondo turno situazione totalmente ribaltata con un’affluenza però ridotta da 1867 votanti a 558.
Lettera al veleno del segretario provinciale
E i toni usati sono durissimi.
Maugliani: “Inscenato un ballottaggio ridicolo e senza autorizzazione”
“E’ con grande amarezza – esordisce così Rocco Maugliani – che ho appreso della manifestazione tenutasi nella giornata di domenica 22 marzo a Palombara Sabina, dove, contravvenendo alle decisioni assunte nella riunione precedente del direttivo in merito allo spostamento della data del secondo turno elettorale al 29 marzo, come concordato nei colloqui precedentemente intercorsi con i candidati, Giancarlo Marroni, candidato al secondo turno, e Umberto Desideri, presidente della commissione per le primarie, hanno inscenato la ridicola pantomima di un turno di ballottaggio, senza l’avallo del circolo e della Federazione Provinciale”.
“Manifesti non autorizzati: così si getta discredito su immagine partito”
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Contestata anche la grafica del manifesto |
La contestazione di Maugliani non si placa e punta il dito contro l’organizzazione che ha utilizzato “impropriamente il simbolo del Partito – ha aggiunto – all’interno di manifesti non autorizzati, nei quali era fra l’altro riprodotto il nome dei due supposti partecipanti alla competizione con caratteri grafici di grandezza differente, ingenerando confusione nella popolazione palombarese e gettando discredito sull’immagine del nostro Partito in una fase tanto delicata come quella che stiamo vivendo. Le dimensioni stesse di questa consultazione, svoltasi all’interno di un unico seggio in luogo dei tre previsti dal regolamento per il primo e per il secondo turno, nella quale, a detta degli organizzatori e quindi senza nessuna possibilità di riscontro, avrebbero partecipato 589 elettori, in luogo dei 1910 del primo turno, danno la misura dell’intollerabile farsa alla quale è stato esposto il Partito, rispetto alla quale è profondo il senso di vergogna che ciascuno di noi dovrebbe oggi avvertire”.
“Situazione desolante. Il candidato lo sceglierà la segreteria provinciale”
“Se a questo aggiungiamo l’assurdità delle minacce, verbali e scritte – continua Maugliani -, di cui sono stati fatti oggetto esponenti del Pd il quadro che emerge dalla situazione in essere è desolante e non può rimanere senza conseguenze pesanti, in assenza delle quali noi ingenereremmo un senso di sfiducia e di mancanza di serietà nel nostro elettorato ancora più forte di quanto non sia già avvenuto in conseguenza del comportamento sconsiderato di queste ore. In considerazione di ciò, e di concerto con il segretario regionale, ho deciso di annullare il turno di ballottaggio, convocato per il 29 marzo, avocando alla segreteria provinciale il compito di scegliere il candidato sindaco del Partito Democratico”.
Annunciati deferimenti contro Marroni, Desideri e Ciacia
Tra le conseguenze del ballottaggio annullato ci saranno dei deferimenti annunciati da Maugliani: “Mi riservo – ha spiegato il segretario del Pd provinciale – inoltre di deferire alla Commissione Provinciale di Garanzia Giancarlo Marroni e Umberto Desideri per l’utilizzo improprio del simbolo del partito, nonché Umberto Desideri e Giuseppe Ciacia per le intimidazioni scritte di cui si sono resi protagonisti nelle ultime ore ai danni di esponenti del Partito. Mi dispiace davvero constatare come, a fronte di un’amministrazione comunale di centrodestra allo sbando che ha mal governato la città, segnando un solco profondo nella fiducia che gli elettori avevano in essa generosamente riposto, il Pd di Palombara Sabina abbia perso l’ennesima occasione per farsi trovare preparato all’appuntamento, dando ancora una volta una scarsa prova di serietà alla quale siamo ora chiamati noi tutti a provare a porre rimedio, nella speranza che non sia già troppo tardi”.
Marroni: “E’ una manovra per non farmi candidare, ma andrò avanti”
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Il manifesto elettorale di Marroni |
Giancarlo Marroni, il “vincitore-sconfitto” delle primarie più anomale che la storia politica del Pd ricordi almeno nel nordest della provincia romana, affida a Fb il suo sfogo contro la decisione piovuta dall’alto di voler annullare l’esito delle votazioni del 22 marzo.
“Assisto ormai da giorni – dichiara Marroni – ad attacchi bassi, infidi ed ingannevoli che tendono a distorcere la veridicità dei fatti. La cosa peggiore adesso è che tutto questo viene avallato, probabilmente perché in malafede anche lui, dal segretario provinciale Rocco Magliani che si è schierato presumibilmente per una manciata di voti. Io sono sempre stato per le regole. La verità è che l’altro candidato il ballottaggio non ha voluto mai farlo. Perché la manovra è un’altra ed i voti presi al primo turno non sono espressione di stima alla persona ma il frutto di un complotto ai miei danni. L’altro candidato ha partecipato alle primarie ma non vuole candidarsi a fare il sindaco di Palombara. Lo ha supportato il voto di altri gruppi politici che hanno altri progetti. Vi preannuncio che lui non si candiderà. Per questo adesso lui vuole il caos, al fine di invalidare tutto e far cancellare il mio nome. Io invece andrò avanti. Giancarlo Marroni ci metterà la faccia. Lui no vedrete”.
Dal Parlamento interviene anche Andrea Ferro: pieno sostegno a circolo
deputato Andrea Ferro (nella foto a sinistra): “Condivido pienamente la linea tracciata dal direttivo del circolo di Palombara e dal segretario Trugli. Da una parte è legittimo e giusto, dopo le discussioni dei giorni scorsi, convocare il ballottaggio delle primarie per il 29 marzo. Dall’altra è chiarissimo che, dopo il fallimento del centrodestra, il Pd debba essere perno di un’alleanza chiara e di cambiamento in totale discontinuità col passato recente dell’amministrazione della città. L’ipotesi di alleanza col centrodestra, con Forza Italia e con Fratelli d’Italia non può neanche essere presa in considerazione. Non ci capirebbe il nostro elettorato e la città che ci chiede chiarezza e coerenza con un impianto riformista e alternativo allo sfascio degli ultimi anni”.