La prima volta oltreoceano
Barcellona e la Street art
Quanto il lavoro di Bansky ha influenzato la tua arte? gli chiedo. A dire il vero, quando ho iniziato, non conoscevo nemmeno lesistenza di Bansky, sicuramente un personaggio come lui ha aiutato a rendere visibile e conosciuta questo tipo di arte e di conseguenza ciò ha favorito anche noi artisti minori. Il suo arrivo nella capitale catalana inizialmente lo delude, non trova quellambiente e quello spirito di fratellanza tra artisti. Barcellona, anni fa è stato un punto di riferimento per la Street art, adesso non lo è più. Inoltre gli artisti più affermati hanno creato una sorta di club privè al quale è difficile accedere afferma deluso – nel momento in cui si rendono conto che anche la tua arte inizia ad essere riconosciuta, ti permettono di avvicinarti. In America la Street art funziona con dinamiche completamente opposte, è un dare e avere disinteressato, un continuo relazionarsi tra artisti in favore di uno scopo comune, la fruibilità dellarte in qualsiasi forma si manifesti.
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Lo sbarco a New York, zaino in spalla
Dopo lesperienza a Washinton il suo chiodo fisso diventa poter ritornare in America e così, di
La filosofia della street art per Balu
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Arte e guadagno, ci si vive?
Riesci a guadagnarci con la tua arte? è la domanda che mi viene spontanea. Adesso si risponde grazie soprattutto alle stampe delle mie opere più famose nelle varie gallerie, come ad esempio la Backgound del Raval a Barcellona. Dal momento che ho una idea, inizio a documentarmi alla ricerca di unimmagine, una foto che la rappresenti, dopo devo acquistare il materiale per realizzarla e anche il biglietto aereo per la città dove voglio realizzarla. Il guadagno non è immediato, dipende sempre da molti fattori. Per il momento continuo a lavorare in uno Store, per avere poi la capacità di sopportare la spesa che richiede creare da zero unopera come quelle che io creo. Non ho fretta di guadagnare, voglio crescere come artista, il resto verrà automaticamente.
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Barcellona, Washinton, New York, Berlino e lItalia?
Quali sono le città in cui ti sei trovato a dipingere. Oltre Barcellona, New York e Washinton quella che mi più mi ispira e dove cè un fermento artistico importante è Berlino. Il governo tedesco investe addirittura dei soldi pubblici per finanziare la Street art che è vista come un mezzo per ridare dignità artistica ad aeree metropolitane che si avviano verso il degrado. Per quanto riguarda la Spagna invece, ci sono piccole città come Vittoria, al nord, che danno molto spazio alla Street art anche con festival ad hoc. In Italia non sono mai stato ma so che esiste un buon movimento sia a Roma che a Milano e anche a Torino. (sotto le stampe esposte in galleria)
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Mestiere pericoloso ma qualcuno deve pur farlo
Un aneddoto divertente legato alla sua esperienza a New York è che tutti si aspettano che un
Progetti futuri?
Visto quello che è cambiato nella sua vita negli ultimi due anni, non posso non chiedergli Tra due anni dove ti ritroverò? Mi risponde con una franchezza e onestà più da amico che da artista Sinceramente non lo so, quello che so è che i piccoli obbiettivi che mi ero posto li ho raggiunti e superati uno alla volta. Adesso inizio a pensare in grande, immagino la mia arte sempre in grande, mi vedo negli Stati Uniti. Voglio variare la mia tecnica poiché lo spray inizia a limitarmi. Con le bombolette hai solo nove varianti di colori, voglio passare allacrilico e allolio. Voglio espandermi, voglio crescere ancora di più e arricchire la mia arte. Ho dei progetti per il 2016, un festival di musicisti baschi di cui farò i ritratti per le vie di New York e anche le copertine dei loro dischi. Siamo qui, stiamo crescendo, poco a poco. E tu invece? Dove ti ritroverò tra due anni?. Bella domanda magari in America ad intervistarlo.
Alessandro Neri